Bunker diary

“Bunker Diary” è classificato tra i libri per ragazzi anche se in realtà è un romanzo con una carica emotiva molto molto forte. E’ stato il vincitore del Carnegie Medal 2014, un prestigioso premio letterario inglese. E’ la storia di un ragazzino che vive per strada, viene rapito e si risveglia in un bunker sotterraneo preparato per sei abitanti. Non ha modo di comunicare col mondo esterno all’infuori di un ascensore col quale gli portano da mangiare. Il ragazzino scrive un diario per documentare la sua vicenda all’interno del bunker.

Libro incredibile. L'ho finito in due giorni e, da ieri notte, non riesco a togliermelo dalla testa. Un finale inaspettato. Un gran uso del non detto, ossia di una tecnica che in letteratura e cinema viene chiamata MacGuffin. Amaro come pochi. Ottima la voce del protagonista. Non so che altro dire. Vorrei non averlo mai cominciato per non dovermi trovare, ora, a non riuscire a levarmelo dalla testa... Mamma mia. Straconsigliato.

Libro molto avvincente, una pagina tira l'altra. è sicuramente un libro tetro, e molto angosciante sia per l'ambientazione (un bunker appunto) sia per i fatti che si susseguono nel corso del racconto. Il finale aperto mi ha lasciata un po' perplessa o meglio desiderosa di sapere ma capisco e approvo la scelta dell'autore. Libro consigliato.