L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Rourke per questo film avrebbe meritato l'oscar, il regista è bravissimo a girare in modo molto realistico e a trasmettere allo spettatore la drammaticità della storia. Piccolo capolavoro.
Solitudine, rimpianto, orgoglio, estraneazione ed auto-distruzione. E' un'opera completa il The Wrestler di Aronofsky, capace di abbracciare tematiche assolute. Se è pur vero che la rinascita dopo la caduta è un tema spesso affrontato e nel tempo abusato, quì il registro è diverso, non ci sono rinascite e, soprattutto, non ci sono rivincite. Sono solo apparenti. E' un declino costante, non ci sono appigli a cui aggrapparsi e non sono sufficienti, come tali, le quattro corde di un ring. Nella vita, in fondo, non esistono posti sicuri, circoscritti e predefiniti, dove trovare la propria via. Bellissime le musiche rock, echeggianti il successo e la gloria. Altrettanto lo è quella di Springsteen, di tutt'altro tenore, che chiude malinconicamente. "Ehi, li senti? E' questo il mio mondo. Devo andare."
Ormai sul viale del tramonto dopo una gloriosa carriera, Randy fallisce il match più importante della sua vita: quello con sua figlia. Questa sconfitta porterà Randy all'autodistruzione. Bella e struggente la canzone sui titoli di coda "The Wrestler" di Bruce Springsteen. Mickey Rourke da l'oscar.
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore