La voce del destino

Premesso che l'autore è un buon narratore e che, seppure in modo molto confuso, riporta alla memoria la torbida vicenda della Loggia massonica P2 e dello scandalo dello IOR, mi domando: <<Ma scusate, non era lo stesso autore, stessa serie, stessi protagonisti, che nel libro "Il vento dei demoni" aveva fatto emigrare e morire Hitler in Nord America? E in questo libro lo sposta e lo fa morire in ... (niente spoiler)?>> Insomma, va bene la fantasia, ma almeno un minimo di coerenza! Per non parlare della Lancia di Longino, che sembrava dovesse essere centrale nel racconto e invece è del tutto marginale.

Per me questa di Buticchi è una prosa davvero illeggibile. Mancano gli approfondimenti psicologici di fatti e personaggi, si procede su un binario dritto senza anima, liquidando tutto in tre righe, in modo che nessuno abbia la possibilità di sentirsi coinvolto.

No. Non mi è piaciuto per niente. Tutto troppo esagerato. A volte non sai se stai leggendo un libro o se stai guardando un blockbuster americano o le avventure di un supereroe marvel. Va bene la fantasia, va bene la ricerca del colpo di scena, ma qui i esagera e si sconfina anche nello splatter. Bocciato.