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Recensioni Venuto al mondo

Venuto al mondo di Margaret Mazzantini
Recensioni: 4/5
Premio Campiello 2009. Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.)
4,3/5
Recensioni: 4/5
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5
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3
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1
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Federica
Recensioni: 2/5
Per me TUTTO è stato davvero TROPPO, TROPPO

Mi dispiace tantissimo, ma non sono rimasta per niente soddisfatta da questa lettura. Come hanno evidenziato molte altre persone prima di me, anch’io penso che lo stile di scrittura di Margaret Mazzantini abbia veramente appesantito TROPPO tutta la storia, dall’inizio alla fine, e stiamo parlando di 529 pagine, non un numero proprio indifferente. Io non credo proprio che per raccontare una storia così intrisa di DOLORE, si doveva fare un uso spropositato di descrizioni e metafore che già a pag. 100 ti viene voglia di mollare e passare ad altro. Non avevo ancora letto nulla di questa autrice, quindi non potevo sapere che la sua prosa il più delle volte stanca, esaurisce il lettore, e non senza imbarazzo. Avrei fatto volentieri a meno di leggere anche che ad Aska fanno schifo Madonna e Michael Jackson. O meglio, forse avrei preferito che si argomentassero i motivi di questo disgusto. La mia insegnante di danza moderna era fan di entrambi e quindi ha cresciuto me e tutte le sue allieve a suon di CD di Madonna e Michael Jackson, perciò leggere in un libro che fanno schifo… avrei preferito farne a meno, ecco. Sono sempre stata convinta del fatto che parlare con le persone, spiegare alle persone il perché di questa o di quella cosa, sia la base fondamentale per cercare di raccontarsi e di creare qualcosa di solido, di stabile. E penso che soprattutto in un libro, il compito dell’autore sia spiegare, raccontare, non buttare delle cose così a casaccio e poi lasciarle lì a macerare lasciando il lettore perplesso, con mille dubbi. Questo libro ha anche delle cose belle, questo ci tengo a dirlo, però se per tutta la durata della lettura ti ritrovi a chiederti perché il libro è stato scritto in questo modo… mi dispiace, ma per me TUTTO è stato davvero TROPPO, TROPPO.

Itz
Recensioni: 3/5
Bello

Concordo nel dire che è un bel libro, sinceramente più adatto ad un pubblico femminile ma alla fine si legge volentieri. 100-150 pagine in meno e avrei dato 5 stelle

debby 27
Recensioni: 4/5
bellissimo

uno dei primi libri che ho letto...forse il modo in cui è scritto è abbastanza semplice, ma la storia è commovente e rimane impressa...credo sia un libro accessibile a tutti, non è pesante anche se molto duro in certi passaggi....inoltre fa molto riflettere....ci sono anche sprazzi di ironia che alleggeriscono il tutto...

Rachele
Recensioni: 5/5

Libro meraviglioso, la penna di Margaret Mazzantini tocca corde dell’animo del lettore trascinandolo nella storia e creando una connessione primordiale. Da leggere e amare!

Stefania
Recensioni: 4/5

Primo romanzo che leggo della Mazzantini e devo dire che mi è piaciuto. La storia di Gemma mi ha coinvolto fin dalle prime pagine, dall'amore travolgente per Diego "fotografo di pozzanghere", alla ricerca di maternità fino a ritrovarsi in mezzo alla guerra a Sarajevo. La sua scrittura particolare ma anche così diretta e a volte cruda mi ha trascinato nell'orrore di una guerra assurda e crudele così vicina a noi per la quale siamo rimasti spesso indifferenti. Un romanzo doloroso che però apre uno spiraglio ad una rinascita nonostante tutto.

Claudia
Recensioni: 5/5

Libro molto profondo. Lettura veloce e avvincente. Mi è piaciuto molto.

Rachele
Recensioni: 5/5

Profondo, toccante. Meraviglioso. Questo libro accompagna il lettore anche dopo la sua conclusione

Gian-Luca Rib
Recensioni: 3/5

Spinto dal consiglio di un'amica, libro preferito, mi sono avvicinato a questo testo con aspettative molto alte. Non arrivo a scomodare Tommaso d'Aquino e il suo Timeo hominem unius libri, non essendo questo il caso, ma ritengo questo romanzo sopravvalutato. La storia mi ha riportato agli anni della mia gioventù. A quell'osservare , immobili, puntando lo sguardo verso l'altra sponda dell'Adriatico. Di quel periodo rammento i servizi in tv, le immagini di guerra, e il tarlo che mi tormentava: perchè non si facesse nulla per fermare quella follia. Su tutto, mi accompagnerà sempre il ricordo dei fatti di Srebrenica e quello che non fecero i caschi blu. Tornando al libro , è un modo interessante per portare la luce su fatti accaduti poco tempo fa ma oramai dimenticati dai più, se non addirittura sconosciuti. Non tanto per l'argomento quanto per lo stile della scrittura, il libro risulta pesante, a volte quasi indigesto. Non sono le descrizioni delle scene violente ad avermi infastidito, è pur sempre un libro che parla di guerra, ma l'eccessiva ricercatezza lessicale ed una certa ripetitività. Lo scoglio vero sono state le prime 100 pagine. Superate quelle il ritmo si è fatto piuttosto lineare e il piacere della lettura, almeno per me, è aumentato via via. Purtroppo non sempre il livello si è mantenuto costante. Sembra di andare sulle montagne russe. Per questi motivi, sebbene l'argomento trattato sia veramente interessante, non mi sento di andare oltre le tre stelle. Probabilmente, da uomo, non posso aver goduto appieno del profondo e costante desiderio di maternità della protagonista e dei dolori conseguenti all'irrealizabilità del sogno. Certamente sono stato meno empatico. Probabilmente è un lavoro che può essere apprezzato maggiormente da una lettrice. In ogni caso, qualche lacrima me l'ha fatta versare.

ROBERTA
Recensioni: 4/5

Ho letto la discutibilissima versione dei "distillati". Sfogliando i commenti di altri direi che ho fatto un'ottima scelta! Non ci sono sproloqui, la lettura è anzi, velocissima. Le descrizioni sono pungenti e precise. Le metafore presenti sono pertinenti e non fanno "perdere tempo". La storia poi è veramente toccate, le ultime 15 pagine le ho lette piangendo. Spero, avendo scelto la versione "distillata", di non essermi persa nulla rispetto a quella originale.

Silviez
Recensioni: 3/5

La storia non è male, lo stile è abbastanza fluido ma le parole usate a mio parere sono troppe. Tirare avanti fino a quasi 550 pagine è un po' esagerato per il contenuto effettivo. Manca quel filo che ti lega alla storia e che ti fa venire voglia di prendere il libro in mano appena hai un minuto.

barbara
Recensioni: 5/5

Ho letto questo libro sulla scia del successo di "Non ti muovere"(film compreso) e devo dire di averlo apprezzato molto più del primo. Trovo un pò troppo enfatica la scrittura dell'autrice che a volte si sofferma troppo su certi particolari a mio avviso non necessari ai fini del racconto.In ogni caso la storia narrata è talmente avvincente da far passare in secondo piano lo stile narrativo. Non si può a mio avviso non farsi risucchiare completamente dalle vicende narrate: il libro si fa leggere praticamente da solo. Trovo inoltre molto importante la lezione di storia contemporanea che l'autrice ci offre: una storia talmente vicina a noi eppure troppo spesso ignorata, dimenticata. Grazie a questo incredibile romanzo ho avuto modo di rivivere quelle terribili notizie di cronaca dei primi anni 90, ma di comprenderne il reale significato solamente adesso. Struggente la storia d'amore, sullo sfondo di una guerra terribile che lascia però un barlume di speranza per chi è sopravvissuto. Da leggere e rileggere!

vinny
Recensioni: 3/5

La storia è molto originale e bella, ma molte volte risulta essere prolisso, con particolari inutili che potevano essere soppressi. Poteva infatti essere alleggerito. Le scene di guerra poco credibili. Il finale alquanto prevedibile e non molto sconvolgente. Purtroppo, pur non avendomi mai annoiato, non mi ha fatto mai sentire quel brivido che altri libri mi hanno dato.

giulia
Recensioni: 3/5

Salvo la prima parte, nella quale il desiderio di maternità della protagonista è così vero che si soffre e si spera con lei, non si può dire che si tratti di un capolavoro. Spesso l'autrice indulge a giochini letterari ridondanti, stucchevoli e scontati. Descrizioni della città in guerra che vogliono essere drammatiche, ma le troppe parole, similitudini, metafore le rendono poco più che esercizi di retorica. Andava sfrondato un bel pò. Non è brutto come i successivi della Mazzantini, per cui non me la sento di dare 2, ma insomma...spesso si legge di meglio. E questo libro, francamente, lo si può anche "saltare".

Silvia
Recensioni: 5/5

Uno dei libri più belli che io abbia mai letto... Coinvolgente al massimo e con un finale assolutamente inaspettato.... Bello, bello, bello, non a caso una delle mie scrittrici preferite...

raffaella
Recensioni: 5/5

Bello...bello e ancora bello...uno dei pochi libri a cui ho dato un bel 5..merita tantissimo..scritto benissimo..coinvolgente..straziante..drammatico e dolce...in una sola parola...meraviglioso..

aurora pozzo
Recensioni: 5/5

questo è uno dei libri più belli che ho letto, c'è tutto : amore, desiderio di maternità, guerra. veramente splendido

lorenza
Recensioni: 5/5

La Mazzantini non mi delude mai..mi ha fatto singhiozzare in mezzo ad una marea di gente,mi ha tenuta sveglia di notte,mi ha portata per mano in una realtà che non conoscevo come quella di Sarajevo,realtà che avevo ignorato nonostante la vicinanza geografica per la troppo giovane età.Ho amato" Non ti muovere",ma qui l'intreccio narrativo,la potenza immaginativa e lo sfondo storico sociale non trovano rivali.Libro d'una bellezza disarmante.

Riccardo
Recensioni: 4/5

Bello. Scrittura aggressiva e malinconica. Significativo quanto scritto in merito "....alla cura per i potenti del mondo...intorno al tavolo della finta pace". Credo nei colpi di fulmine, ma ho trovato troppo artefatto l'incontro fra i due. Unico neo che ho sofferto e che mi impedisce di dare 5/5: quante parole e quante metafore. Quante similitudini. Mamma mia.

Verena
Recensioni: 2/5

Delusa. Avevo grandi aspettative per questo libro. Tutte appagate fino a circa metà. Poi 300 pagine scritte solo per macchiare la carta. Ripetitivo e troppo prolisso, poteva direttamente andare alla fine, senza per'altro cambiare narratore di punto in bianco senza alcun preavviso. Non mi sono sentita di dare 1/5 dal momento che l'inizio mi è piaciuto davvero molto.

Luca
Recensioni: 5/5

Bellissimo, commuovente, da leggere assolutamente!

Kiki
Recensioni: 5/5

Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Forte, intenso, vero. Stravolge come solo pochi libri sanno fare.

Elio
Recensioni: 5/5

Gran bel libro... con diversi colpi di scena nella parte finale. Mi rimarranno soprattutto la grande amicizia fra i tre protagonisti principali e la crudezza delle descrizioni della guerra di Sarajevo, una guerra maledetta come tutte le guerre.

GABRIELLA
Recensioni: 5/5

Ho letto il libro in pochissimi giorni, e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Mi ha profondamente emozionato la bellisima storia d'amore di Gemma e Diego, ma anche l'amore espresso comunque in tutte le sue forme, sullo sfondo di una guerra drammatica e sconvolgente .

cornelia
Recensioni: 3/5

E' obbligatorio che i bei libri debbano essere così tristi? La storia è impegnativa; il clima di guerra e l'aria di morte pervadono completamente l'opera. Non che sia scritto male ma si poteva ridurre di almeno 200 pagine. Dove sei leggerezza?

Cinzia - Madame Selle 28
Recensioni: 4/5

La lettura di questo romanzo è il prezioso consiglio di una carissima amica. Lei devo ringraziare per aver gioito, pianto ed arrabbiata leggendo questo libro. Ho scoperto il significato di una maternità mancata, cercata e mai ottenuta poiché Dio mi ha fatto mamma senza alcun problema. Quindi ho sviscerato fino in fondo, attraverso la protagonista tutte le sensazioni che si provano al non poter procreare una nuova vita. Ho sofferto inerme per il popolo saraijevita per la guerra, le perdite le atrocità subite e vissute. Anche qui conoscendo un periodo di storia di cui io, io italiana ho solo vaghi ricordi visto che avevo circa 7/10 anni al massimo, e alla scuola primaria ci suggerivano di fare più iniziative possibili per aiutare i bambini bosniaci e company. E poi, mi sono urtata, innervosita ed arrabbiata con Diego, il famoso fotografo si pozzanghere che da innamorato perso di Gemma, ha mollato tutto per proteggere Aska, la vera mamma di Pietro. Nascondendo dietro un apparente o vera infatuazione le brutalità che lei ha vissuto in quanto donna, giovane e bella dall' "esercito dei diavoli" e la vera origine della sua gravidanza. Lo stile è molto scorrevole, sono quasi inesistenti i tratti noiosi. Le frasi brevi, ad effetto.

Valeria
Recensioni: 5/5

Struggente! Un capolavoro da leggere

Michela Gilberti
Recensioni: 5/5

513 pagine di pura poesia. Un libro bellissimo, indescrivibile. Leggendolo, ho dovuto qualche volta fermarmi per cercare di assorbire quelle meravigliose parole, che ti rimangono dentro. Un libro che penso abbia cambiato in qualche modo la mia vita. Si percepisce la nostalgia, la drammaticità dei fatti, la sofferenza di Gemma e Diego. L'amore è palpabile, "la nuca è il destino", Diego è indescrivibilmente dolce. Complimenti a Margaret, non vedo l'ora di leggere altri tuoi libri.

Antonella
Recensioni: 5/5

Leggendo il libro ho sentito più volte la necessità di fermarmi ad occhi chiusi per "digerire" quanto letto. Nella crudeltà di questa guerra così tanto vicina geograficamente a noi quanto ignorata, i sentimenti umani vengono messi a nudo ed emergono gli aspetti talvolta animaleschi dell'uomo. La frase che secondo me racchiude il senso di quest'opera è "La vita e la morte non si decidono, in mezzo possiamo imboccare una strada più difficile, sfidare il destino, ma in fondo gli facciamo solo il solletico ...". Complimenti all'autrice!

alessandra alberto
Recensioni: 5/5

un lettura mozzafiato. adesso comprendo anche qualcosa in più di queste popolazioni scappate, strappate alla loro terra, e ogni volta che incontro un loro sguardo qui nella nostra bella Italia, penso alla rabbia, al rancore che provano anche nei nostri confronti che abbiamo assisitito inermi alla "loro" guerra. la loro guerra a soli due passi da casa nostra. bello. bello. bello.

Ale
Recensioni: 5/5

Che dire bello, sconvolgente, commovente e tanto altro. Scritto bene sin dalle prime pagine mi sono sentita coninvolta, storie comuni di persone come tante ma in un periodo e in una terra difficile. Primo romanzo in cui ho anhce pianto. Certo ora vedo con occhi diversi Sarajevo. Da leggere

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