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Devo ormai mettere il cuore in pace, devo smettere di leggere i libri di Baricco, E' il terzo libro che leggo (dopo City e Emmaus),ma credo che sarà anche l'ultimo. Non mi trovo con il suo stile di scrittura.
Non tutto deve essere perfetto in un libro per risultare bellissimo. Non tutto mi è piaciuto in "Questa storia" ma c'è un dato di fatto, oggettivo, che non posso nascondere: mi sono pazzamente, perdutamente, irrimediabilmente innamorato di Elizaveta Seller. E questo basta e avanza per inserire "Questa storia" nella mia "Top ten".
Ho un debole per le storie di vita, quelle che accompagnano il protagonista per gran parte del suo percorso. Nel caso di Ultimo dalla nascita alla morte. Mi piacciono perché trasmettono un senso del trascorrere inesorabile del tempo, con un misto di gioia e malinconia profonda, proprio come è la vita. Baricco è un affabulatore, un giocoliere delle parole, ha una scrittura impeccabile, ma mai noiosa. Riesce ad animare gli oggetti come se fossero persone. Anche la strada si anima, quasi potesse pensare ed agire. Il romanzo va letto con partecipazione emotiva. Bisogna farsi trascinare delle vicende e dai pensieri di Ultimo, dalle sue passioni. La narrazione dell'esperienza delle guerra in trincea è drammatica, trasmette angoscia e smarrimento. Ultimo ha vissuto inseguendo un sogno che è svanito nel nulla, fino a quando la sua compagna, anni dopo, cercò di capire fino a che punto fosse arrivato nell'inseguimento di questo sogno. Baricco ci sta parlando dell'importanza delle emozioni nella vita di tutti i giorni. In barba ad ogni eccesso di razionalità.
Se potessi dare 10 a questo libro lo darei, e con lode, ma mi devo fermare a 5. E' in assoluto il mio "libro della vita", il mio preferito in assoluto, spesso lo sfoglio, pur conoscendolo quasi a memoria (si fa per dire), soltanto per rivivere le emozioni che alcune frasi e alcune storie presenti nel libro mi danno. La parte relativa a Caporetto è forse un po' lunga, ma a parte questo, è per me perfezione assoluta. Grande Baricco. Qui supera se stesso.
Ultimo ed Elisaveta, la storia e la sua costruzione, lo stile, lo sfondo... Sarebbe stato tutto perfetto, ma il mattone 'Caporetto', quello stile 'Forrest Gump' e gli succhevoli ringraziamenti finali hanno inficiato la sublime percezione del tutto. Ma si sa che Alessandro Cervello Che Mi Fuma Baricco non poteva certo resistere dal 'famolostrano' a tutti i costi privandomi così, ancora una volta, della soddisfazione di aver finalmente trovato il Romanzo Perfetto che cerco da una vita. 3 per l'irritazione.
Si alternano pagine e stili narrativi anche irritanti ad altri pieni di suggestione. Non mi ha entusiasamto, ma sono da sottolineare alcune parti poetiche, romantiche e gradevoli. Sembra però che trascenda dal libro la supponenza dell'autore. Un voto sufficiente a premiare le intuizioni buone dell'autore.
Conoscevo Baricco solo in quanto autore della favolosa storia di Novecento che mi ha appassionata come poche. Avevo inoltre visto qualche sua intervista alla tv, ma non avevo pero' mai letto nessuno dei suoi romanzi, eppure mi sono avvicinata a questo libro con fiducia e ottimismo e non mi ha affatto delusa. Come immaginavo anche questa è una storia speciale, surreale e magica. C'è una dimensione astratta nella vicenda di Ultimo Parri, eppure viene descritta così intensamente da sembrare piu'che mai reale. E'indubbio che Baricco sia uno che conosce davvero il proprio mestiere , mi resta solo il dubbio se sia piu' grande nell'inventare storie o nel descriverle.
Un bel libro di Baricco che si è lasciato leggere. Non amo Baricco perche trovo il suo modo di scrivere intrusivo nei confronti del lettore. Ti detta ritmi, pause, e tempi in un modo prepotente. Ma Questa storia è un'altra storia! Consigliato.
Questa storia è un libro complesso, pieno di curve, di svolte, di ritorni. E' una storia straordinaria perché normale, e vera. I sentimenti sono fortissimi ma sfiorati, raccontati con i gesti, spesso senza parole. Ci sono passi che non riesco a leggere senza emozionarmi fino alle lacrime, interi capitoli che mi hanno portato altrove e mi hano fatto perdere la nozione del tempo e dello spazio. Uno dei libri che mi porterò nel cuore.
Di approccio più difficile rispetto agli altri libri. Se dovessi dare un voto solo alla prima parte non basterebbe 5, ma poi il ritmo si fa più lento e più difficile da seguire. Ma resta comunque un bellissimo libro.
Innegabile che Baricco sia dotato di un gran mestiere, ma qui emerge quel di più che fa la differenza tra il semplice scrivere e l'opera d'arte. Incidentalmente quest'anno, tornando dalla Slovenia, mi sono fermato 1 giorno a Caporetto, tentando di capire cosa fosse successo su quelle montagne solcate dall'acqua color smeraldo dell'Isonzo: qui c'è la risposta, limpida e toccante come nessun film e nessun libro di storia vrebbe potuto restituirla.
Il libro si alterna di scene e situazioni in cui le pagine scorrono da sole e altre in cui vorresti riporlo per sempre nella libreria. Le varie idee erano buone, peccato che siano state trattate in modo del tutto deludente, o quasi. La parte della guerra l'ho trovata veramente noiosa e inutile, sarebbe stato meglio saltarla completamente. Peccato perchè gli spunti alla Baricco(il Baricco che vale oro, Il Baricco di Novecento e Oceano mare)c'erano, ma non son stati sfruttati, chissà perchè. Veramente un gran peccato perchè dal mio autore preferito questo non me lo sarei mai aspettata.
Meglio di City e Senza Sangue, ma sempre troppo leggero, ormai le storie (sempre grandi, frutto di una capacita' unica dell'autore) si muovono da sole...
Come al solito debbo lodare il grande Alessandro Baricco. Ho terminato di leggere qualche giorno fà "Questa Storia" e l'ho trovato molto coinvolgente, anche se " SETA " rimarrà, per me, il suo capolavoro. LODE , LODE, LODE, ad Alessandro Baricco!!!!!!!!!
Gran bel romanzo! Contrariamente a molti dei pareri precedenti credo sia al livello dei primi romanzi, "Oceano Mare" e dintorni, per intenderci. I personaggi lasciano il segno e non si dimenticano facilmente. Efficaci le diverse tecniche narrative per raccontare, tutte insieme, la storia di Ultimo Parri. Emozionante l'idea del circuito, grande protagonista...visto che poi, piano piano, il cerchio si chiude e si capiscono cose non comprese nelle pagine precedenti. Baricco scrive bene, poche storie. Certo non è un mostro di simpatia e col narcisismo va a mille. Ma QUESTA è un'altra storia! Leggetelo, amici!!!
Deludente. Lontano anni luce dal Baricco di Novecento, Oceano mare, Seta, Castelli di rabbia e Senza sangue..
Travolgente! Non leggo molti libri, questo sarà il ventesimo, ma evidentemente ho avuto la fortuna di beccare sempre quelli buoni. Questo racconto ci spiega tante cose della nostra vita o quello che a volte è la vita per ognuno: beffarda, certo, ma alla fine, se sei stato coerente almeno con te stesso, riesci a chiudere il cerchio e sentirti libero da tutto pensando che quello che sei stato l'hai creato tu. Penso che l'autore meriti un grazie per averci saputo raccontare la storia in questo modo. Bravo.
Non voto 5,perchè per me il massimo è Oceano-Mare. Il libro mi ha coinvolto ,l'ho letto con la passione che solo Baricco sa scaturire. Lo consiglio solo agli amanti del nuovo surrealismo letteraio,gli altri non lo capirebbero.
Come sempre non posso far altro che dare il voto più alto ad un romanzo di Baricco. Lo consiglio a chi non conosca ancora l'autore. Lo scrittore ha uno stile unico ed inconfondibile. Ammetto pur amandolo che qualcuno non lo possa digerire, ma non riesco a concepire chi lo consideri oramai finito. Lo stile è il suo, di emozioni ne trasmette tante, enfatizza poeticamente gli eventi e i punti di vista in modo sensazionale. Qual è il problema? Non capisco. Forse non ai livelli di Oceano Mare o Castelli di Rabbia... comunque imperdibile!
I libri di Baricco li leggo sempre dopo un po’ che escono. Per “Questa storia” ho aspettato due anni. Ma il risultato, purtroppo, è sempre quello. Baricco è troppo presente, lo senti mentre ti legge la storia, ti fa l’occhiolino nella frasi ad effetto. Lo vedi respirare nelle pause, zittirsi quando posi il libro sul comò. E non va bene. Perché ti concentri troppo sull’autore e poco sulla storia. Siccome Baricco lo sa, che ha questo limite, allora in “Questa storia” cerca di metterci dentro tutto: i motori, la storia d’amore secolare, il romanzo di formazione, il viaggio, l’avventura. Tutto sempre molto “bariccato”. Il romanzo si può dividere in tre parti: romanzo di formazione, racconto di guerra, diario. Tutto per arrivare a “vivere dove la storia dove non arriva”. Ma così facendo tutto diventa incerto e confuso, la formula stancante. Insomma. Baricco provi a liberarsi del complesso dell’autore, scriva qualcosa di anonimo. Forse sarà un capolavoro.
Baricco è l'autore che meglio in tutto il mondo sa descrivere l'uomo, l'amore, la vita usando le parole che userebbe un poeta ma scrivendo in prosa. In "Questa Storia" come in tutti gli altri suoi libri A.B. risveglia in noi un sogno, il sogno di Ultimo Parri, il sogno della sua vita. Per farlo utilizza un metodo si scrittura fine e innovativo che si traduce nella ricerca di quello che definirei "lessico totale": le parole che vengono usate per delineare l'importanza di quel particolare che rende il personaggio unico e irripetibile nella storia della letteratura. In questo modo le parole del libro sono molto più che semplici fonemi comprensibili: diventano vita loro stesse, dando un senso alla vicenda narrata e permettendoci di sentire sulla nostra pelle le emozioni di tutti i personaggi che incontriamo nel corso della storia, di immedesimarci in loro. Per completare al meglio il lavoro già meraviglioso Baricco sfodera alcune novità stilistiche come il "finto diario" che ci permettono di vivere da protagonisti il cambio di prospettiva che avviene nella storia. Insomma, è impossibile non farsi prendere da questo capolavoro della letteratura moderna, un opera di Baricco che è superata soltanto dall'intramontabile "Oceano Mare" e che ci mette davanti una storia a cui nessuno di noi può rinunciare senza dover dire "che peccato".
Comincia bene ma poi diventa confuso, insulso, prolisso. Aggiunge pagine inutili facendole passare per poetichema servoni solo a fare numero. Brutto libro.
non so perchè ma ho impiegato in totale un anno per leggere questo libro.. ci ho messo un anno per riprenderlo dopo averne letto una metà, ma una volta ripreso l'ho terminato in una mattinata. il finale mi ha emozionato, non è un libro a cui dare 1 o 2 per la banalità.. la metafora del circuito è grandiosa. forse ho impegato così tanto tempo perchè ogni libro deve essere letto al momento giusto.. o no?
Ho letto tutti i libro di Baricco riscontrando sempre la sua caratteristica: scrive che è un sogno. E sarà il suo stile, la sua capacità di descrivere personaggi che hanno sempre qualcosa al di fuori delle righe, che li rende geni oppure artisti. In "Questa Storia" ho sentito veramente l'atmosfera della velocità, gli anni dove l'uomo si meravigliava e andava oltre, gli anni di Ultimo e Libero Parri. Bella l'introduzione di Parigi; Bella l'infanzia di Ultimo con i suoi personaggi e, sopratutto, con questo padre che sognava e voleva le automobili; poi c'è Caporetto cn Ultimo e Cabiria e quella pista d'atterraggio dove Ultimo cpaisce. E l'amore per Elizaveta e la scelta di andare via, la pista di Sinnington e il circuito finale, dove Elizaveta trova il modo per leggere la vita di Ultimo. Mi percorre un brivido quasi di velocità anche a me addosso, quando leggo le pagine di questa grande passione per le strade e le automobili, e mi rendo conto di quanto sia bella la meraviglia nella stessa velocità. Grazie Baricco...
Un romanzo banale, privo di fantasia, noioso, senza significato, pressocchè insulso.
Semplicemente bello. Mi è piaciuta la poesia, l'atmosfera e lo scorrere lento ed inesorabile della narrazione. E' il primo libro di Baricco che leggo. Certamente non è l'ultimo.
semplicemente stupendo. Ultimo Parri è la storia di un uomo del primo novecento, un uomo come tanti altri, con una passione come tutte le altre. Ma è anche la storia di un uomo particlare travolto forse più di tanti altri dagli eventi della nuova società (dalle automobili alla grande guerra)con una storia d'amore incompiuta e forse infinita. è un storia speciale ma anche un po' la nostra storia QUESTA STORIA
Chi ha letto il miglior Baricco, quello di Novecento e di Oceano Mare per intenderci, non può essere soddisfatto di questo libro, e per due ragioni: 1) moltissime le frasi (o le scene) già utilizzate in Novecento(soprattutto nella prima parte), e questo disturba non poco chi ama quel libro; 2) La struttura in tre parti del romanzo ricalca esattamente quella di Oceano Mare. Un deja-vù! Peccato perchè l'idea di un romanzo sull'arrivo delle prime automobili era carina.
Delusione totale.... Libro molto scadente. Veramente noioso....
Gran libro sul senno del poi, scienza esatta che addolora quando, in un tempo distante dal momento che non si è saputo cogliere, fa tornare i conti. Bellissima, carnale e spirituale insieme, Elizabeta: traccia come una vestale i percorsi perduti verso un tempio; ritrova le tracce, anche sulla sabbia spostata dal vento; spazzola la polvere depositata dagli anni e dalle vite e riscopre la brillantezza degli slanci e dei sogni. Elizabeta che ripensa al cinismo divertito di una giovinezza cruda, in accelerazione spinta verso la sfida e coglie il senso del perduto-per-sempre, senza rassegnarsi a spegnersi, con la fierezza della dea caduta. Un pò Diana, un pò Minerva, un pò Venere. Mi piace Elizabeta, perchè forse un pò mi ci vedo riflessa, con i miei quarant'anni bellissimi, come bellissimi io ed il mio entusiasmo mai affievolito. Beh, se lo vedete, raccontateglielo a Baricco che ha fatto UN GRAN LIBRO. Che è pure un gran libro su una Donna. Ciao e GRAZIE da me, Alessandro!
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