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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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"Esistono ancora storie possibili, storie degne di uno scrittore?". Piccolo racconto sconvolgente: credo che sia impossibile camminare allo stesso modo dopo averlo letto.
Un gioiellino che ti entra nella testa e non li lascia più. Classe, stile e contenuto micidiali.. Tutti i personaggi sono maschere grottesche inquietanti e surreali. Prima parte (breve) dedicata all'arte del raccontare, una meraviglia.
...quando leggi questo libro pensi a tutti i libroni di 600 pagine che non dicono nulla e qui, in 64, Friedrich Dürrenmatt dice molto. Moltissimo.
Recensioni
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«Giovanotto, giovanotto,» brontolò in tono di disappunto «che cosa intende dire? Non vuole finalmente abbandonare la sua tattica sbagliata, continuiamo a fare gli innocenti? Non ha ancora capito? Bisogna confessare, che lo si voglia o no, c’è sempre qualcosa da confessare, dovrebbe cominciare a intuirlo! Orsù dunque, caro amico, senza tante esitazioni, parli chiaro e tondo: come ha ucciso Gygax?»
L’evento fortuito di un’auto in panne squarcia il velo di Maya sulla coscienza di un uomo. La vita ordinaria di Alfredo Traps, un viaggiatore di commercio, è movimentata dalla serata stramba di quattro pensionati che ogni giorno all’ora di cena si riuniscono per mettere in scena i grandi processi della storia.
L’ingenuo protagonista accetta volentieri l’invito a cena dei suoi ospiti – un giudice, un avvocato, un boia e un pubblico ministero – come piacevole alternativa a una noiosa serata solitaria. La tavola è imbandita di prelibatezze: carni di ogni tipo, formaggi squisiti e un fiume di vini stranieri. Ma il piatto principale per gli anziani è proprio il giovane viaggiatore, al quale i pensionati chiedono di prestarsi come imputato. Ahimè, Traps non ha commesso alcun delitto. Non c’è problema, lo rassicurano, «un reato si finiva sempre per trovarlo».
Traps non sa, infatti, che fra risa spensierate e velata ironia i suoi interlocutori studiano e analizzano ogni sua parola. Così una semplice cena porta alla luce gli angoli più bui della coscienza di Traps. Sconcertato dalla capacità dei commensali di trovare in lui un assassino, Traps cerca di dissuaderli del contrario ma l’eloquenza del pubblico ministero è tale da portare Traps a rivendicare con orgoglio il delitto commesso. Esame di coscienza, accusa, condanna: Traps finisce nella trappola, trap, dei quattro anziani ciarlieri.
Virginia Accardi
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