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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2013
Un ritratto delicato e terribile, spesso increspato da una selvaggia comicità, che è insieme un ulteriore frammento dell'autobiografia di Bernhard
«L'unica differenza tra Paul e me è che Paul si è lasciato completamente dominare dalla sua pazzia, si è calato, se così si può dire, nella sua pazzia e io invece no, io non mi sono mai lasciato dominare completamente dalla mia pazzia, peraltro non meno grande della sua; per tutta la vita io ho sfruttato la mia pazzia, l'ho dominata, al contrario di Paul che non ha mai dominato la sua pazzia io la mia pazzia l'ho sempre dominata e può darsi che proprio per questo motivo la mia pazzia sia perfino più pazza di quella di Paul».Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Storia autobiografica di un'amicizia nata tra l'autore Thomas Bernhard e Paul Wittgenstein, nipote del famoso filosofo Ludwig. 122 pagine dedicate alla memoria di Paul, colui che salvò Bernhard dall'orlo del precipizio. Un uomo minato nella psiche ma di profonda intelligenza, un amico sincero e leale, un amico con cui condividere gioie e dolori. Un amico rifiutato dalla famiglia perché aveva rinunciato alle sue ricchezze per donarle ai poveri, un intellettuale con cui era piacevole scambiare pareri sulla musica classica e scambiare lunghe chiacchierate nei caffè di Vienna. Un libro che vuole essere un omaggio alla sua persona, perché Paul è quell'amico raro che ha il potere di farti apprezzare la vita nonostante tutto.
Se non lo si sapesse, sarebbe difficire dire che in questo libro, a differenza di altri, l'io narrante non è un personaggio fittizio, ma davvero Bernhard che racconta la vera storia del suo caro amico Paul Wittgenstein, nipote del Filosofo Ludwig (e, cosa non menzionata, omonimo di uno fratelli di questo, il pianista per cui Ravel compose lo spendido concerto per la mano sinistra). L'autore disegna coi suoi tratti confusi il ritratto vivido di un grande uomo la cui vita fu segnata (e infine distrutta) dalla pazzia. Nel farlo, Bernhard racconta anche di sé, evidenziando analogie e differenze con l'amico, mescolando una stima profonda ad un giudizio spietato, ma comunque positivo. Non è certamente il libro migliore di Bernhard, ma ne incarna appieno le caratteristiche salienti e, nel complesso, risulta una lettura piacevole, a patto di apprezzare lo stile narrativo dell'autore.
Pur senza perdere i proverbiali cinismo e pessimismo, è una apologia dell'amicizia senza pari. Consigliatissimo
Recensioni
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