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La guerra di Troia, le guerre persiane e del Peloponneso, l’epopea di Alessandro Magno, la guerra di Annibale contro Roma. La storia del mondo antico è un succedersi di battaglie, scontri e duelli che hanno lasciato una traccia formidabile nel nostro immaginario. Ma cosa significava la guerra per i Greci e per i Romani? Cosa voleva dire indossare l’armatura e scendere sul campo di battaglia?
Nessun Greco, come nessun Romano, ha mai immaginato un mondo senza guerre. Più che un’utopia, l’avrebbe ritenuta un’assurdità. Non che i Greci e i Romani fossero amanti della guerra, ma la guerra era parte della vita. Così come era possibile finire catturati dai pirati durante un viaggio in mare per essere venduti come schiavi in qualche mercato dell’Egeo, o cadere vittima di un’epidemia o di una carestia, oppure, semplicemente, morire in giovane età per mille motivi, così era nell’ordine delle cose umane incappare in una guerra, morire in battaglia o restare invalidi e girare in cerca di un’improbabile guarigione. Solo chi si prendeva cura della difesa dai nemici esterni ed era pronto, nella buona stagione, a marciare fuori dai confini per combattere contro il nemico, poteva aspirare a definirsi cittadino. Un libro dalla scrittura piacevolissima e appassionante, che ci avvicina all’universo mentale degli antichi e ce li restituisce, nella loro diversità, con profondo rispetto.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho apprezzato il suo libro sui mercenari; in questo volume dà un quadro generale della guerra fondamentalmente nel mondo greco, o meglio si concentra su Atene, mentre l'età ellenistica, e ancor più Roma, rimangono sullo sfondo, visto che il suo limite cronologico è il 150 a.e.v. Si legge volentieri, anche se i capitoli finali su singole guerre sono frettolosi. Molto apprezzata la bibliografia con commento, che apre un panorama di letture offrendo una guida. Per appassionati.
A Marco Bettalli il merito di aver scritto un saggio coinvolgente e appassionante su un tema che fu uno dei principali fulcri della vita degli Antichi. Con un linguaggio chiaro e preciso, e una prosa scorrevole mai pedante e presuntuosa, veniamo immersi nel "mondo di ferro" di Greci e Romani: dall'organizzazione dell'esercito alle strategie di guerra, dall'analisi del suo ruolo sociale come mezzo fondamentale alla creazione di un'identità collettiva, alla valutazione dei legami con politica, economia e religione, per concludere con una rapida rassegna delle più popolari battaglie. Non mancano nel corso della lettura confronti con la contemporaneità e spazi che si aprono a riflessioni; rimane comunque immutato il carico di violenza e sofferenza che sempre ha accompagnato e accompagnerà la guerra nonostante tutti gli sforzi fatti per mascherarla sotto il volto della Giustizia, Necessità, Fama o Ricchezza.
Buon testo sulla guerra nel mondo antico. Come l’autore stesso dice all’inizio, è trattata soprattutto la storia greca, ma non mancano comunque i riferimenti a quella romana. Da leggere assolutamente se interessati al tema!!
Recensioni
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