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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2018
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Consiglio, e ottima edizione!
Piuttosto datato e strettamente imparentato con altri testi di genere grottesco, come Autodafè di Canetti. Nel leggerlo si scoprono echi del Peer Gynt e di quella parte dell'Ulisse di Joyce che rielabora in direzione fantastica una parodia del catechismo. Personalmente ho apprezzato molto di più le narrazioni di gusto simile create dal genio di Hoffmann. Poco incisivi i personaggi del maestro e della stessa Margherita, che paiono precipitati per caso in una storia in cui sembrano estranei. Più efficaci e caratterizzati i personaggi "diabolici". Stona con l'insieme della già sconclusionata vicenda l'intrusione della storia di Pilato e Giuda. Lettura tutto sommato piacevole, grazie agli elementi fantastici e satirici, ma niente di più.
Per anni ho atteso il richiamo di quest’opera e poi, tutto in un colpo, ne ho sentito fortissima l’esigenza... e più mi addentravo nella lettura più mi rendevo conto di quanto ne fossi affascinata, quasi ipnotizzata... Non possiamo stupirci: Satana e la sua corte sono talmente bislacchi, sinistri e seducenti che tutti coloro che li incontrano, compreso l’umile lettore, non possono far altro che soccombere alle loro insidie, ai loro funesti presagi e al loro pubblico ludibrio. Non c’è paragrafo che non celi un significato recondito, una velata retorica, una sottile condanna della società russa staliniana, fatta di beghini e leccapiedi, delatori e pusillanimi. Tutto miscelato all’interno di una trama surreale, che non si fa mancare nulla: grottesche dipartite, passioni romantiche, teatri dell’assurdo.
Recensioni
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