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In alcuni momenti della storia europea Londra è stata baluardo contro la barbarie e l’anarchia. Londra, capitale di un regno che ha fatto della sua insularità e delle sue tradizioni il tratto distintivo che ha giustificato il suo apparente scarso interesse per le vicende continentali, è sempre intervenuta con la sua politica e la sua forza, non solo militare, ma anche “mediatica” nelle vicende europee, divenendo spesso agli occhi di francesi, italiani, spagnoli e greci, ultima speranza. Certamente il ruolo crescente e influente degli Stati Uniti, a partire dalla Grande Guerra, ha posto in ombra il ruolo della Gran Bretagna, in particolare dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, se si esclude per un attimo la superiorità militare di cui potevano disporre gli USA e l’URSS, l’intervento del Regno Unito non è in nessun modo subalterno alla potenza nordamericana. Uno dei ruoli chiave di Londra nella Seconda Guerra Mondiale emerge proprio dalla sua capacità di propaganda e di sostegno alle resistenze europee dei paesi occupati dai nazisti, offrendo loro protezione e mezzi per combattere la guerra mediatica e mantenere contatti viva la speranza nei territori di guerra. London Calling Italy racconta, con rigore e semplicità la vicenda di Radio Londra nel 1943. Ester Lo Biundo, dottoranda di ricerca in Storia presso l’Università di Reading a Londra, pubblica questo libro sul ruolo della propaganda inglese nel 1943, anno decisivo per le sorti della guerra, analizzando nello specifico il ruolo della radio, quale mezzo di comunicazione di massa. La Seconda Guerra Mondiale, infatti, è caratterizzata da un uso massivo della propaganda, un fatto nuovo e che gioca un ruolo importante nelle vicende belliche, che non si svolgono più soltanto nei campi di battaglia e per mezzo di bombe, missili e mezzi corazzati. La propaganda apre nuovi fronti. La radio diventa un vero e proprio fronte. Radio Londra è l’arma degli inglesi per contrastare l’EIAR e la propaganda fascista in Italia.
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