L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
C’è una pagina, in questo romanzo, che è un’efficace allegoria della condizione del protagonista Andrea, soprannominato Cinquecento da una mamma che da sempre lo associa, con affettuoso ottimismo, a due miti del made in Italy: il Rinascimento e la Cinquecento Fiat. È il racconto di un sogno. Svogliato dottore di ricerca in germanistica, Andrea, rientrato da poco a Bologna dopo uno stage a Berlino, sogna di essere in un supermercato berlinese. Ma non è lì come cliente: è diventato una mela, persa tra le identiche mele di un’anonima cassetta. Passa Nadia, la ragazza ceca con cui Cinque ha avuto a Berlino una breve e intensissima storia d’amore. Andrea vorrebbe attirare la sua attenzione ma non è più un essere umano, è una mela, “liscia, immobile e impassibile”, e non può cogliere, ma soltanto essere colto. Sfuggito allo sguardo di Nadia, non sfugge però a quello di Ada, la sua fidanzata bolognese, che si materializza repentinamente e apostrofandolo con l’indice puntato lo riporta alla forma umana.
Difficile condensare in un emblema più preciso l’esistenza di Andrea. Quella “periferia senza inizio e senza fine che è la pianura padana meridionale” dove è nato, è la sua cesta di mele; ne porta il marchio originario di una fisionomia senza tratti di vistosa originalità. Tutti però si aspettano da lui che si distingua dalla massa, scopra in sé una vocazione e un talento che lo porteranno a una qualche forma di affermazione. Nell’Italia dei primi due decenni del XXI secolo, aspettarsi questo da un giovane studioso di letteratura di modeste origini, non particolarmente versato nei machiavellismi del galateo accademico, è un po’ come aspettarsi che una mela balzi fuori dalla sua cassetta. (…) Ma un’altra, più personale ferita lo rende ancora meno adatto dei suoi coetanei alla lotta per la vita: all’indomani dell’esame di maturità, Andrea ha perso l’amico geniale della sua adolescenza, Sergio, fuggito senza più dare notizie di sé. La vita di Andrea si trova così ad avere due centri, entrambi fuori dalla realtà: l’assenza di Sergio e il ricordo di Berlino e di Nadia. La rievocazione delle atmosfere berlinesi, (…) è forse la parte più suggestiva ed esilarante della storia di Andrea; sino allo struggente brindisi finale tra le braccia di Nadia, guardando Casablanca. (…).
Recensione di Mariolina Bertini
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore