L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2024
Promo attive (1)
Vincitore del Premio Pulitzer 2024 - General Nonfiction
Leggendo questo libro – preciso e caldo, appassionato e lucido – non ci troviamo in un’opera di finzione in cui gli eventi, le persone citate sono frutto della fantasia dell’autore, ma precipitiamo nel feroce quotidiano di chi vive nella terra più contesa del pianeta e, pur privato dei più elementari diritti, cerca di mantenere intatta la propria umanità. Ne usciremo più acutamente, e nuovamente, consapevoli.
«Le migliori pagine sulla Palestina che abbia mai letto.» - J.M. Coetzee
«Mi sono ritrovata a leggere e rileggere capitoli, paragrafi, singole frasi solo per assorbire la brutalità e l’intensità, il pathos e la cruda rappresentazione dei metodi usati da uno Stato per mettere in ginocchio un popolo senza perdere il plauso del mondo civile». - Arundhati Roy
«Una combinazione di prosa struggente ed eccezionale intuizione politica». - Yuval Noah Harar
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo sconvolgente con personaggi reali che ci fa meglio comprendere cosa avviene in terra di Israele:personalmente mi ha fatto cambiare le idee preconcette che avevo.
Uno sguardo lungo che vede il futuro. Lo sguardo dei bambini e delle mamme. I presagi ci sono, ma affidarsi a quel sentire interiore appare difficile. Forse perché troppo forte, sincero, quasi sovrannaturale. Così per altri segnali emessi da uno Stato che in teoria dovrebbe invece rispettare precisi obblighi nel segno delle Convenzioni Internazionali. Le infrastrutture: strade sicure e non strade della morte, ambulanze che dovrebbero arrivare in tempo. Ma anche una casa in cui poter abitare e restare, una scuola dove recarsi anche se piove e un ospedale raggiungibile. Invece nuovi sbarramenti si frappongono sistematicamente alla vita di ogni giorno. Sono gli hawajez (e non solo) sparsi per tutta la Cisgiordania, separando le comunità palestinesi e rendendo l’accesso a città e villaggi quasi impossibile. Con ancora e sempre nuovi progetti di insediamenti per i coloni. Perché "l'altro" popolo semplicemente non esiste. Il fattore tempo diventa determinante nella narrazione ed è allora che si comprende la vera natura della prevaricazione che si è insinuata in ogni anfratto, in ogni spiraglio della quotidianità. Tanto violenta da non lasciar respiro. Non è mai giusto morire, ma lo è soprattutto quando si è così piccoli. Cancellando il diritto di un papà di prendere per mano il suo bambino per andare insieme a osservare cose mai viste prima. Una fatalità... può succedere... ma quando la morte è annunciata, allora proprio niente può andar bene. Cronaca e romanzo di una struggente delicatezza.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore