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La didattica a distanza ha cent'anni di storia, ma – malgrado l'accelerazione impressa dall'avvento dell'era digitale – ancora agli inizi del 2020 occupava un ruolo marginale. Barbara Bruschi e Alessandro Perissinotto – esperti di comunicazione e didattica speciale – ci guidano alla scoperta delle potenzialità insospettate del distance learning con un'analisi critica e libera da pregiudizi.
Sembrava solo un ripiego, un "piano B" dettato dalle necessità di una crisi senza precedenti, ma – dopo poche settimane dall'avvio generalizzato della didattica a distanza nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado – si è assistito a uno strano flusso migratorio, quello di coloro che, abbandonata la schiera degli scettici e degli apocalittici, sono passati a quella dei possibilisti, per non dire degli entusiasti. La didattica a distanza è accusata di impoverire il rapporto docente-studente, di dequalificare il corpo insegnante, di mercificare la conoscenza. Tutte queste accuse sono il cavallo di battaglia di molti docenti; tuttavia non sono pochi quelli che, praticando la nobile arte del fare di necessità virtù, hanno scoperto nel distance learning potenzialità insospettate dai più (ma ampiamente previste dagli studiosi). Questo è dunque un libro di parte, un libro che sta dalla parte di quanti hanno scelto di capire meglio le possibilità della didattica in rete. "Di parte" non significa "acritico" e non significa "contro" (contro coloro che osteggiano la didattica a distanza), significa solo liberarsi del pregiudizio che oppone distanza a presenza (concetti questi moderatamente conciliabili tra loro) per valutare le esperienze positive degli ultimi anni e, soprattutto, di questi ultimi mesi. La trattazione si articola in tre parti: nella prima, Una cornice chiamata "didattica a distanza", si analizzano, con gli strumenti della didattica, della sociologia e della semiotica, le trasformazioni introdotte dal distance learning, ma anche le sostanziali continuità con l'insegnamento tradizionale; nella seconda, In pratica come faccio?, vengono forniti modelli pratici di organizzazione della didattica a distanza; nella terza parte, E gli altri come hanno fatto?, viene fornita una raccolta di "buone pratiche" messe in atto durante l'emergenza Covid-19 in realtà differenti (scuole elementari, secondarie di primo e secondo grado, atenei, formazione professionale ecc.).
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