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Il corredo - Patrizia Rinaldi - copertina
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corredo

Descrizione

Una storia d'altri tempi che incanta come una fiaba. Al palazzo di Capa Guasta il ricco e dispotico marchese Saverio si circonda di giovani vergini per sfuggire a un destino infausto ma una di loro non è chi dice di essere.


Il cardo va innaffiato con l'acqua che non si aspetta, per estirparlo meglio se affina le spine. Fine Settecento. Il palazzo di Capa Guasta riflette sull'abisso del mare il suo volto di granito. Alle spalle, una fitta vegetazione tiene lontani ospiti indesiderati. È la dimora del marchese Saverio, capriccioso e ricco nobiluomo che da una vita cerca di fuggire il morbo che ha fatto impazzire quasi tutti i suoi avi. Il suo piccolo feudo è governato da Lauretana, fattucchiera incontrata durante un viaggio. È stata lei a convincerlo che l'unico modo per eludere la malattia fosse isolarsi e unirsi soltanto a vergini: proprio per questo motivo la tenuta è rinomata per la grande accoglienza nei confronti di giovani donne che provengono da altre terre. Altagracia Valiago, bellissima gitana dagli occhi scuri, fugge da un marito violento e arriva con documenti contraffatti alla corte di Saverio, ottenendo l'auspicato asilo. La sua presenza sconvolge un equilibrio precario: il Marchese se ne innamora perdutamente e Lauretana, che vede crollare il suo incontrastato dominio, inizia a dedicarle un odio spietato. Nasce così uno scontro feroce: entrambe le donne arrivano a mettere le mani nei reciproci corredi, bauli colmi di tesori e insospettabili segreti taciuti per anni. Patrizia Rinaldi, maestra della narrativa di genere, scrive un romanzo storico dal fascino fiabesco ambientato in un feudo campano a cavallo di un secolo minore. Una storia che insegna come l'amore sia una forza indomabile, che può scardinare le gerarchie del potere e gettare interi regni nel caos. Lo fa con una lingua unica, partenopea, anticheggiante e magica.

Dettagli

2025
25 febbraio 2025
256 p., Brossura
9788856698527

Valutazioni e recensioni

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giordano
Recensioni: 5/5
Tra fiaba e storia

La donna nel XVII-XVIII secolo ha toccato il punto più basso della libertà personale. Il racconto si colloca in un contesto ancora medievale, crudo, eppure favolistico, che a me per l'ambiente ricorda il film C'era una volta con Sofia Loren. Le donne sono protagoniste nel libro e come le donne dell'epoca sono definite dal baule del corredo di cui sono fornite, quando esse stesse non siano solo corredo. Come le lenzuola di fine tessuto da macchiare e gettare via, vengono usate e negate o riposte nell'angolo delle necessità dei padri padroni amanti. Per loro stesse sono nulla, se non mogli, streghe e vergine mercanzia. Lauretana e Altagracia invece si distinguono per la loro natura forte, anticonvenzionale. La prima è vecchia saputa di erbe e pozioni, ma anche per gli studi che rappresentano il riscatto sulla stupidità degli uomini, che la temono. La seconda è giovane e determinata, alla quale la vita ha insegnato a sopravvivere in un mondo di uomini. Le sue astuzie le permettono di barcamenarsi persino di fronte all'enorme potere della vecchia rivale, che non intende condividere il controllo sul Marchese. Altagracia al termine del romanzo, che non sarà rivelato qui, dimostra che le donne sanno cavarsela benissimo da sole, senza uomini a dettar legge, che non hanno bisogno di loro se non lo vogliono, che il riscatto della propria condizione comincia proprio dalla presa di coscienza di esserci per se stesse e per gli affetti desiderati e che tale determinazione sia fondante per cambiare le cose, a partire dal proprio stile di vita.

Antonietta Mirra
Recensioni: 4/5
Da leggere

Il corredo di Patrizia Rinaldi non è solo un romanzo storico, ma una discesa vertiginosa negli abissi della psiche umana, nei meandri di un potere malsano che si nutre di paura, nell'intricato labirinto delle relazioni umane dove amore e dominio si confondono.  Ambientato alla fine del Settecento in un feudo isolato sul mare, Il corredo è una storia che parla di sopravvivenza, ossessione e vendetta, muovendosi tra superstizione e razionalità, tra violenza e desiderio. Il Marchese Saverio è un tiranno delle sue stesse ossessioni, un uomo tormentato dalla paura di ereditare la follia che ha devastato la sua famiglia per generazioni.  Lauretana è la sua ombra, la sua governante e strega personale, colei che ne custodisce i segreti e al tempo stesso lo tiene sotto controllo. L’ingresso in scena di Altagracia Valiago, la bellissima gitana in fuga da un marito violento, introduce nel romanzo un’energia opposta a quella di Lauretana. Se quest’ultima è strategia e calcolo, Altagracia è istinto, sopravvivenza, resistenza.  Il rapporto con Saverio è ambiguo: attrazione? Strategia? Una forma di vendetta?  Anche quando sembra soccombere, la sua forza interiore la spinge sempre a resistere.  Il corredo non è solo un viaggio in un’epoca passata, ma un romanzo che risuona con inquietante attualità. Il tema del potere maschile che si nutre di paura, della condizione femminile intrappolata tra sottomissione e ribellione, e della paura del contagio, fisico e morale, sono temi che ancora oggi dominano la nostra società Un libro da leggere, studiare e ricordare. Fino in fondo. Fino all’ultimo battito di questa storia che lascia a bocca aperta.

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Patrizia Rinaldi

1960, Napoli

Patrizia Rinaldi è un'autrice italiana nata a Napoli nel 1960. È laureata in filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Dal 2010 partecipa a progetti letterari presso l'Istituto penale minorile di Nisida. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la graphic novel Adesso scappa (Sinnos 2014), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per E/O Edizioni ha pubblicato, inoltre, Tre, numero imperfetto (2012), Blanca (2013), Rosso caldo (2014) Ma già prima di giugno (2015) e La danza dei veleni (2019).

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