L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
«Per anni, nella piccola città dove sono cresciuta, è rimasto impresso nella memoria degli abitanti il ricordo degli avvenimenti che ebbero luogo allo zoo locale un venerdì di dicembre, pochi giorni prima di Natale.
E per tutti questi anni, nessuno ha saputo che cosa fosse realmente accaduto. Fino a questo libro.»
Alla vigilia di Natale, una visita scolastica allo zoo si trasforma in una catastrofe. Cosa è successo esattamente? I genitori di Josephine, la bambina che aveva preso parte alla gita, e che sembra saperne molte cose, sono decisi a scoprirlo.
Ma una catastrofe non arriva mai da sola, le apparenze ingannano e la storia prenderà una piega che nessuno avrebbe potuto immaginare...
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Comprato con poca convinzione , soprattutto perché un pò delusa da altri testi dello stesso autore, ho trovato il libro piacevole; da leggere tutto d'un fiato. Consigliato anche a chi non ama leggere!
Una lettura che si lascia scorrere, ma che, soprattutto da un autore di questo calibro, ci si aspettava più brillante, più profonda, o almeno più memorabile
Solo dopo aver letto le motivazioni dell’autore, dove spiega che questo libro è stato pensato per essere accessibile a tutti, anche ai bambini, sono riuscito a cogliere meglio lo spirito con cui è stato scritto. Tuttavia, trovo scorretto che questa intenzione non fosse chiara sin dall’inizio: sarebbe stato onesto esplicitarlo, soprattutto per evitare fraintendimenti sul pubblico di riferimento. Di fatto, La catastrofica visita allo zoo è un libro per bambini. Una storia semplice, a tratti ingenua, che può lasciare spiazzato un lettore adulto se non preparato al registro narrativo adottato. Detto questo, assegno due stelle invece di una sola per un motivo preciso: nonostante la semplicità, il libro contiene riflessioni preziose. Invita a guardare il mondo con occhi diversi , quelli dei bambini, e in particolare di quelli “speciali”. È un richiamo gentile e importante a rimettere in discussione il nostro modo di osservare la realtà.
Pensavo di trovare chissa che e invece mi sono trovato difronte ad una favoletta scarna e insignificante. Mi hai fregato Dicker. Hai sfruttato il successo dei libri precedenti per mollarci questa nullità.
Il libro non è brutto ma doveva specificare che non è un giallo ma un libro per bambini. Qui c'è stata talmente tanta furbizia da sfiorare la truffa. Cosa non si fa per vendere. No,Dicker,mi spiace,non mi freghi più
Premetto che io ADORO lui come scrive, il suo modo di tenerti suspense è pazzesco, purtroppo in questo non ho trovato il NULLA. DICKER torna in te, ovviamente in senso metaforico
In sé è un libro originale e, con la scusa di farlo apparire un libro scritto da ragazzini, trasmette concetti fondamentali che, onestamente, troppi dimenticano troppo spesso… il punto è che considerando l’autore ed i suoi libri precedenti, è una delusione. Da lui mai mi sarei aspettata un libro del genere. Finito molto velocemente ma non è di certo un libro da non perdere. In più è troppo costoso
Letto in un pomeriggio per finirlo velocemente ma molto deludente. Finora i libri di J.Dicker mi sono sempre piaciuti molto ma questo proprio non mi è piaciuto per niente. Sconsigliata la lettura. Speriamo con il prossimo il "solito" Dicker.
…. mi aspettavo un giallo “classico” avendo letto già altri libri di questo autore, invece non è stato così ….. più leggevo più avevo voglia di leggere e di perdermi nei dialoghi dei bambini, che aiutano i lettori a pensare. Non è poco.
differente dal genere al quale ci ha abituato lo scrittore ma veramente divertente, il libro si presta bene anche alla lettura dei bambini o anche leggerlo ai bambini come ( si faceva o spero si faccia ancora) storia serale prima di addormentarsi
Fino ad oggi ho letto tutti i libri di questo scrittore pubblicati in Italia e li ho sempre trovati fantastici, ricchi di suspance e interessanti. Quest’ultimo però si è rivelato una vera delusione, la storia è banale, quasi stupida, lo stile non è accattivante e la genialità di solito manifestata nelle altre opere qui è del tutto assente. Un vero e proprio spreco, leggerlo si è rivelata una perdita di tempo.
Per niente in linea con i precedenti, storia da leggere ai bambini. Nulla a che vedere con suspense o coinvolgimento tipico dei racconti precedenti. Livello veramente più basso del solito.
Romanzo breve che non ha nulla a che fare col "solito" Dicker. Sei bambini di una scuola speciale devono spostarsi nell'adiacente scuola per bambini normali dopo che la loro scuola è stata dichiarata inagibile. La persona narrante è una bambina speciale. Il romanzo è divertente perché i protagonisti prendono le cose alla lettera e i grandi devono spiegargliele. Come scritto nella terza di copertina i temi trattati sono la democrazia, l'inclusione e i rapporti tra genitori e insegnanti. Se cercate un caso intricato da risolvere, questo libro non è adatto, anzi, il colpevole è facilissimo da scoprire 😊
Fino ad oggi ho letto tutti i libri pubblicati in Italia da Joël Dicker e mi sono molto piaciuti questo in particolare mi ha sorpreso infatti è scritto in uno stile che sembra quello di un bambino, ma di un bambino che ha una testa da grande e ben funzionante! Il miglior commento al libro lo scrive il suo stesso autore: "...ho cercato, con modestia e umiltà, di scrivere un libro che potesse essere letto e condiviso da tutti i lettori, chiunque essi siano e ovunque si trovino, dai sette ai centoventi anni... Un libro che faccia venir voglia di leggere e da far leggere a tutti, senza distinzioni. E che ci permetta di ritrovarci. Sul serio." Joël Dicker non poteva fare un centro migliore!
Un libro x tutte e tutti. Fantastico, inclusivo, leggero pur essendo critico e spiritoso. Da leggere
autore molto sopravvalutato imho
Deludente. Prezzo troppo alto per la storia.
E’ il primo libro dell’autore che leggo, e ciò non mi ha fatto avere aspettative. L’ho trovato bello, divertente ed anche commovente. Da leggere e far leggere, trattando di valori fondamentali che rischiamo di perdere…. ogni giorno di più!
Gli ultimi due non mi erano piaciuti ma questo è davvero buttato là tanto per pubblicare qualcosa. Allucinante pubblicare una roba del genere. Scrittore bollito
20€ spesi proprio male.... Ho letto tutti i libri di questo scrittore... Il penultimo mezzo deludente... Questo invece totalmente deludente!!! Al prossimo libro deciderò se sarà l ultimo acquisto....perché sta veramente retrocedendo.
L’autore candidamente ammette a fine libro di aver scritto questo libro per aiutare le vendite delle librerie visto che lui è comunque un autore famoso che richiama il pubblico questo è almeno quello che ho interpretato io e ci sta! Un libro che si può tranquillamente non leggere mai! Peccato che fosse il primo libro che leggo di questo autore avevo visto la serie tratta dal suo scritto sul personaggio di Harry quebert e non mi è piaciuta quindi forse mi fermo qui
Io non capirò mai su cosa si basa la fama di questo scrittore. È tutto banale, al limite del ridicolo.
Una delusione totale, questo libro non sembra neanche scritto da Dicker, l'unica cosa positiva è che è cortissimo e si legge in un pomeriggio.
Premetto che ho letto tutti i suoi precedenti libri ma questo mi ha molto deluso. Già appena acquistato notando il ridotto numero di pagine ho pensato che fosse a corto di idee., leggerlo mi ha confermato questa idea. Sembra un lobro scritto per rispettare una scadenza più che per una vera ispirazione. Storia banale, forse banale anche per un adolescente. Impaginazione imbarazzante per dare volume a un libro hanno usato un carattere enorme e lasciato 3 pagine bianche tra un capitolo e il successivo. Mi è sembrata proprio una presa in giro. Non c'è trama, non ci sono i soliti salti temporali e il delinearsi dei personaggi a cui ci ha abituati. Non c'è assolutamente niente in questa storia. Davvero deludente non vale assolutamente il prezzo che oltretutto è altissimo. Una truffa
“La catastrofica visita allo zoo” è un libro che non mi aspettavo potesse appassionarmi e farsi amare così tanto. Conoscendo il genere che di solito predilige l’autore, non mi aspettavo di ritrovarmi immersa in una lettura completamente diversa. Questa volta non ci sono omicidi e neanche sparizioni, ma semplicemente un gruppo di bambini che hanno l’obiettivo di capire cosa è successo alla loro scuola e anche di ribellarsi a quello che è il pensiero generale. L’intera storia è narrata da Joséphine, una di questi bambini, e che parte dalla prima catastrofe che ha portato all’evento allo zoo. Una narrazione che diverte, che mette in risalto le rivalità scolastiche e anche le diverse personalità dei bambini. Fa luce anche sulla differenza di comportamento di adulti e bambini che, a volte, i ruoli sembrano invertiti. I bambini danno peso alle parole importanti, che le cose vengano rispettate e si impegnano a far emergere la verità e la parità, mentre i genitori continuano con le disparità e con dare più responsabilità alla scuola sull’educazione. Con questo libro, Joel Dicker si è cimentato in qualcosa di diverso. E’ ovvio che, se siamo abituati a un determinato stile narrativo di un autore e questo lo cambia, non ci piace, ma a volte è bello sperimentare. Devo dire che io, invece, l’ho apprezzato tantissimo. Ho letto una storia che fa capire la società di oggi, di come i bambini siano coloro che vanno ascoltati di più e di come noi adulti non dobbiamo dimenticare il nostro lato bambino, quello innocente, quello pronto a imparare e ad aprire la mente.
Dimenticatevi il Dicker che conoscevate, che vi ha appassionato con misteri, suspense, intrighi e soprattutto omicidi. Il Dicker di questo libro è uno scrittore mediocre per ragazzi, anzi per bambini, che scrive una storia insulsa convinto di insegnare qualcosa di importante ai suoi piccoli lettori. Ma, visto il risultato, viene da chiedersi e chiedergli il perché di questa scelta. Una delusione.
Il libro più brutto che abbia letto quest’anno….e credo che manterrà il primato.
Se mai l'avesse avuta, con questo ultimo libro, Joel Dicker dimostra di aver perso l'ispirazione. Brutto brutto brutto. Peccato
Ho passato un rilassante e spassoso pomeriggio. Grazie!
La prima cosa che ho pensato prendendo il libro tra le mani è stata che Dicker avesse finito le idee. Volume molto più piccolo rispetto ai precedenti, nonostante il tentativo della Casa di Teseo di impaginare con margini giganti e lasciare parecchie pagine vuote tra un capitolo e l'altro. Leggendo poi il libro, la mia sensazione iniziale si è confermata. Storia per bambini, scritta male e palesemente senza una vera e propria idea. La sensazione che ci si fa leggendo è che lo scrittore avesse una scadenza che non stava rispettando e, giusto per consegnare qualcosa, abbia partorito queste pagine senza neanche una vera e propria logica. Il libro non è un Giallo, non è un Thriller e non è nemmeno un vero e proprio romanzo, sembra una storiella per bambini scritta male con l'intento di spiegare il concetto di democrazia ad un bambino di 5 anni. Peccato che spesso confonda Democrazia con Libertà e chiami una, descrivendo invece l'altra. Consapevole della poca qualità del libro, Dicker scrive nelle ultime pagine una giustificazione mal riuscita per motivare lo scopo che lo ha spinto a scrivere questo libro, ma anche qui sembra un'arrampicata sugli specchi e commette un grosso errore: 1) già che devi scrivere la spiegazione del libro vuole dire che qualcosa nel libro stesso è andato storto; 2) me lo scrivi all'inizio e non alla fine. Peggior libro letto fino ad adesso quest'anno.
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore