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Anno edizione: 2021
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Indimenticabile, lirico, estremo, sconvolgente, il nuovo romanzo dell’autrice rivelazione de L’estate che sciolse ogni cosa
«Una narrazione potente, inarrestabile». - Jamie Ford
«Un romanzo di formazione bellissimo che ha il coraggio di guardare nell’oscurità e trovare la luce. Questo è il libro per i nostri tempi così incerti, perché possiede una forza tale da mostrare cosa sia la famiglia, la paura, il desiderio e l’amore». - Lee Martin
“Una ragazza diventa donna davanti al coltello. Deve imparare a conoscerne la lama. La ferita. A sangui- nare. A portare la cicatrice senza smettere, in qualche modo, di essere bella e con le ginocchia abbastanza forti da poter strofinare il pavimento della cucina ogni sabato. Sarai perduta o trovata. Due verità che pos- sono accapigliarsi per l’eternità. Ma cos’è l’eternità se non un’intricata bestemmia? Un cerchio incrinato, lo spazio di un cielo acceso di fucsia. Se la portassimo giù sulla terra, l’eternità sarebbe un susseguirsi di vette lontane. Una terra nell’Ohio, dove tutti i serpenti nascosti nell’erba saprebbero in che modo gli angeli hanno perduto le loro ali. Accenderei una candela ora, ma finirei per dimenticare poi di spegnerla, e la mia casa andrebbe in cenere. Un mucchietto di cenere tanto piccolo da farmi dubitare di averne mai posseduta una. Una casa si costruisce dal principio e il mio principio sono Landon e Alka, mio padre e mia madre…” Indimenticabile, lirico, estremo, sconvolgente, il nuovo romanzo dell’autrice rivelazione de L’estate che sciolse ogni cosa, idealmente ispirato alla vita di sua madre (nel libro Bitty Lazarus) e alla famiglia di lei, viene pubblicato in prima edizione mondiale da Edizioni di Atlantide insieme alla prima rac- colta di poesie di Tiffany (anch’essa in esclusiva mondiale).Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo stupendo. Stupenda la storia famigliare, stupenda la sua scrittura, stupendi i collegamenti al romanzo precedente. Un libro che ti lascia senza fiato, ti travolge con la durezza della vita di quei luoghi e di quei periodi. Ogni volta mette alla prova i protagonisti e il lettore. Riesce ad unire dolcezza e morte, abusi e vita. Una scrittrice unica e veramente fenomenale. Da apprezzare e sopportare.
Il caos...È il nulla iniziale dal quale tutto ha origine, è un vasetto di pesche custodito per non far fuggire l'anima del proprio padre, è afferrare una corda che scende dal cielo per salire, afferrare le stelle e tornare per spargerle sulla terra. Caos è poter volare seduto sul dondolo, disegnare temporali, spedire lampi, correre sperando di scomparire o restare portandosi dietro mattoni per sentire il peso del tempo, per non dimenticare. Caos è la famiglia Lazarus composta da una donna incapace di abbattere il recinto della vita, un padre che insegna raccontando storie cariche di magia, speranze e stelle. Una famiglia legata da corde logore, sfilacciate, con abiti sporchi di sangue, fango, lacrime, carbone, insulti. "Mezzosangue, pellerossa, sporche squaw" si sentono chiamare. Feriti nel corpo e nell'anima. Mani che toccano corpi troppo presto, relazioni inaccettabili che portano occhi ad osservare un paradiso che rimarrà per loro troppo a nord, impossibile da raggiungere e coltelli che fanno sanguinare quando ancora ci si siede sulle ginocchia di una madre. Caos è neve sulla pelle nuda, un abito leggero in inverno, è guardar lacrime scendere, portando con sé un sacchetto bucato dal quale escono pepite di mascara destinate a contornare visi troppo giovani e ad accompagnarli sino a lambire le punte dei loro capelli ormai argentati. Caos è ciò che siamo, forgiati da padri, madri, fratelli, disgrazie, corse a perdifiato, risate condivise, segreti, colpe, scelte, strade percorse, dolori inespressi. Tutti abbiamo un nostro caos. Per alcuni limpido, per altri paludoso. Questo è il caos della famiglia Lazarus e di Bitty, figlia che ce lo racconterà e che, nonostante lo definisca un "caleidoscopio infranto" composto da irrequietezza, confusione e disordine non finirà mai di amarlo e considerarlo la sua meraviglia. Una storia feroce, immensa e straordinaria.
Un libro potente, che dalla prima all'ultima parola ti paralizza: la storia di Indianina è ricca di dolore, è un magma in cui nulla è mai come sembra e tutti cercano un posto nel mondo. A volte il lettore sente mancare l'aria, spera di non stare per sprofondare nel caos, ma alla fine da quel caos si risale, con un piccolo gesto, un fiore, una storia ancestrale narrata dal padre della protagonista. La figura della madre è una delle più riuscite, persa nel suo dolore, nella sua vita, nel suo strazio. Una storia potente si stende di fronte a noi, che possiamo solo sperare nella redenzione oltre la pagina. La vita è caos, ognuno porta con sé le pene del mondo. Ma sopravvive se può.
Recensioni
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