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Una storia analoga al primo Basic instinct, con uno psicologo al posto del poliziotto. Come thriller mi è sembrato meno avvincente del precedente, anche la personalità della Tramell mi sembra più elementare, quasi una caricatura del precedente film. Da vedere per concludere il ciclo, ma senza molte aspettative.
Purtroppo questo film mi ha deluso, forse le aspettative erano troppo alte. Dispiace perchè Sharon Stone in questo film è davvero molto bella, ma Catherine Tramell sembra essere rimasta a San Francisco, pure il protagonista maschile non regge il confronto con Douglas, ma tutto l'insieme del film si rivela freddo. Peccato perchè si poteva fare veramente meglio.
Nonostante la trama davvero ottima e la suspance crescente, questo Basic Instinct 2 non raggiunge le vette d'eccellenza del suo predecessore. Rimane comunque un thriller avvincente e pieno di colpi di scena.
Se è banale la trama di questo,lo è anche quella del primo;in tutta onestà non vedo in nessuno dei 2 grosse dosi di originalità ma aldilà di questo anche questo secondo capitolo è molto avvincente,forse anche piu contorto del primo..Ottima come sempre la colonna sonora e la sceneggiatura,DA VEDERE ANCHE QUESTO!
Sapevo che sarebbe stato uno schifo,ma una banalità simile non l'avrei mai immaginata!Trama ultramegaclassicissima(psicologo professionale,ineccepibile[ ma con un corpo da modello]dopo trenta secondi di dialoghi osceni con la dark lady impazzisce graduatamente)protagonisti lessi,finale idiota.La Stone, macchietta di se stessa,co-produce,impone lei i tagli,si fa controfigurare e si becca dodici milioni di dollari(poi dopo sui giornali dichiara di essere pentita e che non farà più film del genere!!!).
TROPPO FACILE SCHARON, A PRESCINDERE DALLA NECESSITA' OGGETTIVA DEL FILM, ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DELLA MANCANZA DI IDEE. MA FACCIAMO FINTA CHE......IL CARCIOFONE E' UNA VITTIMA PREDESTINATA, IL PULOTTO ODIOSO. SE DI SESSO E VIOLENZA BISOGNA PARLARE. COME ANTAGONISTA AL POSTO DEL CARCIOFONE B. PITT, LO SBIRRO CLOONEY, LA PSICO LA MICHELLE PFEIFFER. PENSO CHE LA SCHERON SAREBBE FINITA IN MEZZO AD UN TORELLO, USCENDONE CON LE OSSA ROTTE. CERTO PITT, GEORGE HANNO PIU' DI QUARANT'ANNI, LEI VOLEVA SOLO GIOVANOTTI, SCAIPI ED INCAPACI. FILM INUTILE, MANCA IL POLSO DI WEROWER E LA SUA CAPACITA DI UNIRE SEX AND VIOLENCE, IN MANIERA PERVERSA. UN AGGIORNAMENTO DEL GRANDE HITC.
A più di un decennio di distanza mi trovo a notare quanto l'argomento piccante dell'istinto di base sia vecchio stantio, di quanto poco attragga e di quanto possa rendere un film ambizioso e a tratti pure stupidamente "cool" un pastrocchio puzzolente e andato a male, con risvolti da telemovie di basso rango. La dipendenza da rischio oltretutto è diventata un'abominevole dipendenza da forbici, dove il fattore sessualmente istintivo viene pericolosamente e ampiamente cancellato, e il personaggio di Catherine Tramell viene trasformato in un'insopportabile sputa-sentenze dalla parlata teatrale, nauseabonda e da gatta morta. Tutto è un anacronismo e una virata quasi dilettantesca, sembra di assistere a una di quelle serie televisive intortate e preparate a puntino, neanche la City e il "Cetriolone" di Londra rendono bene. Mettiamoci pure un attore protagonista (più protagonista anche della Stone stessa) la cui espressività è pari a quella di una mensola da vespasiano, e una trama che risulta, nel voler essere incasinata, tutt'altro che avvincente. Almeno il primo film di Verhoeven scialava in altri tempi, aveva tutt'altre prospettive e tutto era molto meno caricaturale e macchiettistico.
Bellissimo! Molto più bello del primo! Sharon Stone è ancora più sensuale e affascinante e la trama ancora più complessa e intrigante!
Sequel più che dignitoso del precedente. Anche set rovo che il primo Basic Instinct resti il migliore. Quì la bellissima Sharon Stone tesse un'altra ragnatela e a finirci dentro è il suo psicologo. Tanti delitti, molto esplicito anche se alla fine il tutto diviene scontato. Da notare anche molti plagi voluti presi dal primo Basic Instinct.
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