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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
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Joyce Carol Oates costruisce, attorno a un fatto di cronaca nera realmente accaduto, un romanzo ricco di suspense, con una trama avvincente, impeccabile nel ritmo e nella scrittura, denunciando, ancora una volta, la corruzione, il razzismo e il sessismo insiti nella cultura americana e confermandosi una scrittrice fondamentale, spietata e meravigliosa.
«Il racconto di Hannah, la protagonista, è inaffidabile, febbrile e al contempo affascinante e avvincente. Oates manipola con grande maestria la linea temporale della narrazione riuscendo sempre a coinvolgere il lettore.» - Oyinkan Braithwaite, The New York Times Book Review
«Come sempre, la prosa di Joyce Carol Oates è vivissima e sembra rompere ogni regola. Il risultato è quasi magico. Sicuramente Babysitter è uno dei suoi migliori libri.» - The Guardian
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Ho fatto fatica a terminarlo. Ho iniziato la lettura convinta che si raccontasse la vicenda del serial killer in realtà tutto è incentrato nella vita della protagonista. La protagonista è a tratti assurda e snervante. Il racconto è troppo lungo nelle prime 100 pagine assistiamo ai dubbi della protagonista di bussare a una camera di hotel. Insomma tutto troppo. Troppo snervante la protagonista, troppo prolisso il racconto. So che è una caratteristica dell'autrice ma rispetto ai precedenti libri questo non mi è piaciuto. Tante pagine per poi lasciare il finale in sospeso.
Il libro è interessante e si fa leggere anche bene, anche se la modalità di narrazione non è proprio la mia preferita...la storia in sè è un pò così, a volte un pò forzata, a volte un pò irritante (nel senso positivo, ovvero che dipinge una società davvero insopportabile)...in linea generale dire un libro che poteva essere di più ma rischiava di essere anche di meno...
Babysitter (La Nave di Teseo, 2023) è l’ultimo romanzo della prolifica scrittrice americana Joyce Carol Oates, che partendo da una reale caso di cronaca nera di un serial killer attivo tra il ’76-77, rinominato Babysitter, proprio perché appunto le sue vittime sono dei bambini, ci racconta di molto altro: dei rapporti di subordinazione tra uomo e donna, lei che diventa parte attiva della sua vita, che trasgredisce le regole sociali assumendo il ruolo di amante. Lei Hannah, la moglie perfetta, la donna immacolata. Lei “Mami” madre di due figli e Moglie di Wes, uomo ricco d’affari che in realtà non l’ama. Lei che dà una svolta nella sua vita e si ribella ai dettami che indaga e affonda la lama e l’accusa nei confronti di una società maschilista e razzista – altro nodo centrale di tutto il romanzo il rapporto tra le classi sociali e tra bianchi e neri – scopre che il nemico non è il diverso, l’altro, ma spesso sia nasconde – in maniera sordida – accanto a noi, tra le pieghe più intime della nostra vita. Il più delle volte senza che noi ce ne accorgiamo.
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