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Una vita trasformata in un inferno. Ma un inferno in cui c'è tutto: passione, gioia, amicizia, follia, disperazione, sesso, delirio.
Nel 1950 il giovane Ricardo scopre di essere innamorato di una ragazza cattiva, una niña mala che lo fa impazzire con il suo charme ma gli dice sempre di no. Quando le loro strade si separano, Ricardo si trasferisce a Parigi. Ma anche qui la niña mala riappare, in una nuova versione: una militante del Mir in partenza per Cuba, dove verrà addestrata alla guerriglia. Da allora, nella vita di Ricardo, si alternano il lavoro di interprete e i tormenti che la ragazza cattiva gli infligge, in un crescendo che porterà il protagonista ad affrontare il suo vero sogno: scrivere. Un ritratto palpitante del mondo europeo e latinoamericano, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, un'ispirata rievocazione condotta senza nostalgie ma con lucida intensità, sostenuta da una scrittura che si fa sempre piú limpida e rarefatta. Con protagonisti ed eventi reali e altri di fantasia, che insieme congiurano a creare l'affresco illuminante di un'intera stagione.
)Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Partendo dal tema universale di un amore totalmente sbilanciato, in cui una delle parti è succube dell’altra, Vargas Llosa imbastisce un romanzo ambizioso che attraversa i decenni, toccando la Storia e la cultura di città, Paesi e continenti. La partenza è la Lima dell’adolescenza, centro di un Perù seguito poi a distanza con lo sguardo dell’esule volontario, tra nostalgia e rammarico per i conflittuali sviluppi politici. Europa e Giappone diventano gli scenari di una continua rincorsa al primo grande amore da parte di un protagonista che vorrebbe un’esistenza normale e pacificata, scelta inaccettabile per la controparte, emersa dalla povertà e caparbiamente convinta che solo la scalata sociale e il denaro possano darle l’agognato riscatto. Si procede tra ironia e dramma, con la razionalità che quasi sempre soccombe al desiderio. Vargas Llosa scrive per accumulo, riempiendo le pagine di dettagli topografici e riferimenti culturali, nel tentativo (riuscito) di restituire lo spirito e il clima di città simbolo fotografate in un dato momento storico. A volte il lettore si sente travolto, ma nel complesso il romanzo intriga e avvince, anche se alcuni snodi paiono forzati e la chiusa madrilena si perde in un lungo preambolo, spazzato da un epilogo tranciante, che lascia alla scrittura il compito di restituire (riscattare?) il senso di un’esistenza e di un sentimento tanto tenace da apparire patologico.
Il protagonista, Ricardo Somocurcio, incontra la “ragazza cattiva” quando, nei primi anni Cinquanta, è un adolescente di buona famiglia nei quartieri eleganti di Lima. Sua coetanea, lei si spaccia per la figlia di ricchi cileni, ma in realtà è una povera peruviana, con una spiccata inclinazione per le menzogne. Ricardo lo sa da subito e continuerà a rendersene conto quando, sempre innamorato e piuttosto masochista, la incontrerà in vari luoghi e in situazioni diverse: aspirante guerrigliera, moglie di un diplomatico francese, moglie bigama di un baronetto inglese, amante di un contrabbandiere giapponese... Le metamorfosi della “niña mala”, che compare e scompare per un trentennio nella vita di Ricardo, hanno come conseguenza costante le disillusioni dell’uomo. Il romanzo srotola dunque una storia abbastanza semplice, eppure più che accattivante, una storia che scorre fluentemente anche perché Vargas Llosa mostra un’impressionante facilità di scrittura, che ci offre un viaggio nello spazio (Lima, Parigi, Londra, Tokyo, Madrid) e nel tempo, associando a ognuno di questi luoghi un particolare momento storico, o quanto meno l’affermazione di un certo costume sociale. Ancora una volta abbiamo qui, con “La festa del caprone”, “Il paradiso è altrove”, “Il sogno del Celta”, uno dei grandi romanzi del Vargas Llosa degli anni Duemila, che non sfigurano affatto di fronte ai capolavori di mezzo secolo fa, quali “La casa verde”, “Conversazione nella Cattedrale”, “La zia Julia e lo scribacchino”, “La guerra della fine del mondo”...
Con una scrittura di qualità decisamente superiore alla media, Llosa riesce a trasformare una "per certi versi" banale storia d'amore e di ossessione in un romanzo pieno di phatos. Con la sua abituale caratterizzazione storica, carica il libro di un valore aggiunto e lo rende oltre che di piacevole lettura anche interessante da un punto di vista culturale.
Cosa avrò fatto di male a chi mi regalò questo libro? Sicuramente scritto bene, ma per i miei gusti troppo prolisso e puntiglioso. Sono stato tentato di abbandonarlo più volte, ma a fatica sono arrivato alla fine. Molti vedono in questo libro una bella storia d'amore. Amore?... dove?
Si riconosce la penna di un Premio Nobel per la letteratura e qui Vargas Llosa tesse la storia di un uomo in balia dell'amore incontrollato e irrazionale per una donna che lo lascerà sempre dopo ogni incontro. La scrittura magistrale rende la narrazione fluida e scorrevole, nonostante la trama sia intricata e ricca di personaggi e luoghi. Bellissimo viaggio con la mente attraverso luoghi lontani.
Uno dei più bei libri letti quest'anno. Un libro che si legge tutto di un fiato; la "ragazza cattiva" è un personaggio magnetico.
Un romanzo travolgente. Iniziato e finito senza quasi accorgermene. Una storia magnifica, uno stile che riesce a essere leggibile e approfondito allo stesso tempo. E poi i personaggi... possibile dimenticare la niña mala? No. Stupendo.
Romanzo defaticante questo di Vargas Llosa. Defaticante per lui che lo ha scritto e per noi che lo abbiamo letto. Comunque è sempre un piacere leggere questo grande narratore, anche quando entra in scena (troppo spesso) la ragazza cattiva.
Per chi, come me, è abituato al realismo magico di certa letteratura latinoamericana, questo romanzo può risultare disorientante, almeno all'inizio. La vita viene narrata nella sua crudezza, ma proprio per questo in modo struggente. La scrittura di Mario Vargas Llosa è priva di enfasi, ma proprio per questo il risultato è appassionante. L'indifferenza del mondo di fronte ad un amore disperato che alla fine trova una sua redenzione.
Libro decisamente godibile e coinvolgente. Più la storia prende piede, più tiene incollati alle pagine. La scrittura scorre benissimo e accompagna perfettamente la trama così incredibile.
Personaggi affascinanti, storia d'amore rabbiosa e struggente che si interseca con eventi storici storici del secondo '900 e si muove tra varie ambientazioni. Doloroso e intimo, scrittura brillante e coinvolgente.
Un romanzo brillante, divertente, commovente, animato da due straordinari protagonisti che lasciano il segno e da tanti altri stupendi personaggi ciascuno con la propria storia, sempre interessante ed originale, tutto raccontato a cento all'ora; ho incontrato Vargas Llosa solo ora ma certamente il nostro rapporto continuerà, probabilmente uno dei libri che mi è piaciuto di più negli ultimi anni. Niña mala te quiero !
Potrebbe sembrare la solita storiella d'amore ma, attenzione, non lo è affatto. Scrittura brillante, descrizioni meravigliose e personaggi indimenticabili. Commovente questo amore che resiste nel tempo e oltre ogni qualsivoglia vicessitudine. Resta uno dei miei libri preferiti. Bellissimo!
don mario non si smentisce mai.una bellissima storia d'amore surreale che sembra vera.
Che fare dopo aver letto questo libro?riposare per un mese a ripensare alle avventure della nina mala e di quel nino Bueno che sempre l'aspetta e l'accudisce?un libro sull'amore.non l'amore banale dei romanzetti rosa,ma quello che fa soffrire e tiene vivi i protagonisti.superlativo!
Bellissimo romanzo per niente datato. Ho rivissuto la mia giovinezza a Parigi e a Londra :i sentimenti di Ricardito ed i miei erano simili. E che importa se gli hanno conferito il Premio Nobel.... é stato un inciampo! Consigliato soprattutto a che ha nostalgia del tempo passato e vuole leggere un Signor Romanzo.
Libro molto bello, dalla scrittura curata e coinvolgente. I due personaggi principali emergono con notevole spessore psicologico, destando uno spontaneo interesse nel lettore. Molto curate anche le descrizioni del contesto sociopolitico, forse a tratti eccessivamente lunghe e a rischio noia. Da leggere sicuramente. Uno scrittore da approfondire.
Gran bel libro a cominciare dalla foto della copertina. Scritto molto bene, la storia è un contenitore dell'intera natura umana. Bello!!
Come non apprezzare Llosa ? Solo i grandi possono raccontare con grazia, lievità, ritmo, passione una storia d'amore assoluto che, con un'altra penna, avrebbe come risultato un romanzetto rosa. Quando ho chiuso il libro dopo l'ultima pagina mi sono sentito orfano di Ricardito e della nina mala, avrei voluto che la storia continuasse per godermi la lettura di un romanzo straordinario. Da non perdere.
Storia originale che cattura subito attenzione e interesse. Il racconto attraversa in modo magistrale tutta la seconda metà del 900 con riferimenti storici precisi. Molto bello
Vargas Llosa non delude mai! Personaggi estremi nella cornice dell'amore: uno totalizzante, l'altro egoista, spietato e corrotto. Una scrittura fluida che ci racconta con grande bravura storie e luoghi.
Se giù negli abissi sai calare, senza smarrirti, leggimi...
Romanzo avvincente, di quelli che ti catturano. I personaggi ti seguono x l'intera giornata e non vedi l'ora che arrivi il momento in cui puoi leggere le avvincenti avventure della ninâ mala!
Che noia! Ma anche che rabbia! L'ho letto pensando che un premio Nobel non potesse accumulare tante banalità in una storia da telenovela senza almeno un riscatto nel finale. E invece no, il finale è, se possibile, dato il bassissimo livello del tutto, la cosa peggiore: come nelle più melense storie edificanti i cattivi muoiono fra atroci sofferenze. Bleah!
la ragazza cattiva ,in tutti i sensi, rovina la vita di un povero ragazzo innamorato più volte abbandonato .. Una telenovela non degna di un Nobel.
Non sono aduso scrivere recensioni, tanto più quando negative: c'è tanto brutto nel mondo che non vale la pena scagliarcisi contro ogni volta. Questo libro poi non è più stupido della media. Tuttavia le circostanze che me lo fecero conoscere e il vasto apprezzamento di cui, a leggere le altre recensioni, pare godere mi spingono a scrivere due righe. è scritto gradevolmente, ed è leggibile ... ma quanto é stupida l'idea di fondo e che lo sorregge, eppur tanto diffusa nel mondo, tanto facile da accettare. Ovvero che si possa amare una donna anche accettando di leccare e medicare le sue ferite, incapaci di porle un freno nel suo ignorante/incosciente continuare ad agitarsi e ferirsi. Come può un uomo che ha anche vinto il nobel (si fa per dire eh! ) non capire che quello non é amore ma sola la debolezza di godere di una compagna di cui non si riesce cmq a fare il bene.
quello che mi lascia in positivo è la forza dei due personaggi intorno ai quali ruota il romanzo; per il resto mi è sembrato giocare su un tema fin troppo usato, con citazioni più che lettura profonda della Storia dai 60 agli 80. Esagero se dico il più grande LIALA di tutti i tempi? :-)
Io sono 50/60enne e a dispetto di quanto detto da molti il libro non mi è' piaciuto. Una brutta storia talvolta inutilmente volgare che non mi ha lasciato niente ne' sotto n profilo stilistico ne' come trama. Sconsigliato.
Quando, leggendo un romanzo, mi succede di pensare, durante il giorno ai personaggi e sento il loro sentire, alle vicende narrate che assumono un tratto realistico e pieno di vita, allora definisco quel libro intraprendente. Intraprendente perchè è in grado di affrontare una impresa, quella di entrare prepotentemente nella mia mente. "Le avventure di una ragazza cattiva" di Mario Vargas Llosa è un libro intraprendente. E' una storia d'amor fou, o meglio, una storia di un'ossessione d'amore che per trent'anni condiziona le scelte e la vita del protagonista, un giovane peruviano innamorato di una ragazza senza cuore, la nina mala. Guerrigliera e non solo, che assume diverse figure nell'arco del tempo, che seduce gli uomini per un solo scopo: diventare qualcuno, diventare ricca. Complice delle stesse vessazioni che le vengono inflitte, imprime al romanzo un'impronta di passione e di tormento. Lima, Parigi, Madrid, Inghilterra, Giappone sono luoghi diversi, ma che formano un tutt'uno nel romanzo, annullando le distanze geografiche e diventano solo un eco. Gioia narrativa, gusto del racconto elaborano quest'amore fino al masochismo e proprio quando sembra spietatamente concluso, rinasce nella sua espressione più pura e commovente. Ne consiglio la lettura. Premio Nobel 2010.
Llosa ci consegna un romanzo d'amore il cui tema è un classico della letteratura di quel genere: il sentimento non corrisposto, fatale. Nelle declinazioni simboliche dei due personaggi antitetici, il protagonista Ricardo, il "niño bueno" e la sua agognata e irraggiungibile "niña mala", si inseguono tutta la vita e non possono sfuggire al loro deterministico destino. Un fatalismo abbastanza consueto nella letteratura latino-americana. La narrazione, se pur con un avvio un pò stentato, non tarderà a coinvolgere il lettore. Chi è che non ha mai vissuto, dalla parte del carnefice o della vittima (o entrambe) almeno una volta una vicenda sentimentale simile a quella che il libro evoca? Qui l'autore sa bene dove va a pescare e con molto mestiere, anche se con tentativi di colpi di scena spesso prevedibili, dipana la storia fino alle sue estreme ed inevitabili conseguenze. Un libro ben scritto su un tema noto, infatti leggendolo ve ne verranno alla mente altri.
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