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La vita privata di Giulia Schucht
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La vita privata di Giulia Schucht
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Chi è Giulia Schucht? Di lei lo scrittore Aleksandr Serafimovic scrisse: "Avete mai sentito ottomila persone che trattengono il fiato? Ecco cosa dice il canto di questa ragazza dai capelli corvini, cosa dice sotto il lungo infinito archetto. Come non innamorarsi di Giulia?". Antonio Gramsci conobbe Giulia a Serebriani Bor, che in russo significa Bosco d'Argento. Era questo un sanatorio alla periferia di Mosca. Antonio vi giunse nel 1922, in una primavera russa senza sole. Le scrisse lettere intense: "...ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato." Un romanzo di destino e passione, dove il dover essere incrocia la libertà d'essere.
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In commercio dal:
1 luglio 2012
Pagine:
376 p.
EAN:
9788896627020
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Cristiana
20 marzo 2018
Quando gli dei vogliono punirci, avverano i nostri desideri. Ho desiderato talmente tanto leggere questo libro che alla fine mi sono rassegnata a chiederlo ad una biblioteca lontana dalla mia città. Solo per questo mi sono sentita obbligata a leggere fino in fondo questo libro nonostante fin dalle prime pagine lo avessi trovato una lettura irritante! Povera Giulia: una vita "deprivata" altro che privata! Quella che viene descritta non è una esistenza degna! Spero che il racconto sia stato frutto della fantasia dell'autrice che sul niente è stata capace di scrivere (...mica benissimo) per circa 400 pagine, e mi auguro che Giulia sia stata più felice e, se non più felice, almeno abbia avuto un'esistenza più ricca e più varia di quella descritta. Anzi pensandoci bene sarei pronta a scommetterci!
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patrizia
01 settembre 2013
Gran bel libro, una prosa ricercata che va letta con attenzione e gustata senza fretta. Una storia d'amore appassionante e triste, sullo sfondo un quadro storico ben preciso, una bel quadro della Russia e un accompagnamento musicale persistente. Questi gli ingredienti di un romanzo che farò leggere a molte mie amiche/i. Complimenti Lucia Tancredi!
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Marina Baldoni
15 febbraio 2013
Ho letto "La vita privata di Giulia Schucht" tutto d'un fiato.e vi ho trovato tanta poesia.La storia d'amore tra Antonio e Giulia è una delle chiavi di lettura,ma quello che io ho percepito è un affresco bellissimo di un mondo che l'autrice rende alternando notizie storiche a momenti di vita familiare,sempre tratteggiati attraverso uno sguardo che va diritto all'anima dei protagonisti e dei luoghi.Ognuno di questi viene presentato con delicatezza,ma senza accondiscendenza,e con grande umanità.Il lettore partecipa all'intreccio di esistenze e di storie attraverso le azioni e le emozioni dei personaggi,che si muovono tra pubblico e privato operando le proprie scelte in totale onestà e sincerità. Ognuno di essi nutre sogni, aspettative e desideri nei confronti degli altri,ma allo stesso tempo non se ne considera tutore e tenutario assoluto:ognuno è guida e sostegno fin dove gli è concesso di esserlo.Il resto è libertà dell'anima di essere fedeli alla propria natura e alla propria causa. Antonio è un uomo profondamente innamorato della propria causa politica tanto quanto lo è di sua moglie Giulia,ma è alla prima che decide di votare la propria vita,non per aridità emotiva,ma per profonda onestà intellettuale.Giulia,che è una grande violinista,per amore,per essere moglie e madre,rinuncia ad una carriera di musicista.Certo,la vita non è comunque una favola. Ma grazie alla consapevolezza delle capacità e dei limiti personali e alla fiducia nella forza dell'altro,nessuno è veramente perduto, tutti si salvano.Antonio muore in prigione e,per la Storia,la figura di Giulia scolora nell'ombra.Ma non per noi che, grazie a queste pagine,riusciamo ad incontrarla e a conoscerla,condividendone gioie e sogni,dubbi e amarezze,ricordi;osservandola condursi in un'esistenza appartata,voluta nel rispetto di sé e della propria famiglia.In memoria di un uomo che, proprio per averla amata e per essere stato da lei tanto amato,ha potuto essere l'uomo grande della Storia.
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