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La vita di Benvenuto Cellini orefice e scultore fiorentino scritta per lui medesimo - Benvenuto Cellini - copertina
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La vita di Benvenuto Cellini orefice e scultore fiorentino scritta per lui medesimo
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Descrizione


In 16°. Rilegatura non editoriale.Collana Nuova Biblioteca Popolare. Libro I e II in un unico tomo. Prefaz. di Francesco Tassi all'ediz. del 1829 .Appendice di W. Goethe annessa alla sua traduzione in tedesco. Rilegatura non editoriale in cartone rigido marmorizzato a mezza pelle. Dorso in pelle con titolazione e fregi in oro. Dorso usurato soprattutto al piede e alla cima. Angoli usurati e margini dei piatti stanchi. Tagli e pagine bruniti e ingialliti .Molte e intense fioriture nelle pagine e nei tagli. Copertina rigida 399 Mediocre (Poor) .
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Dettagli

1852
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Condizione accettabile
2570161709589

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(Firenze 1500-71) orafo, scultore e letterato italiano. Temperamento impetuoso ed egocentrico, condusse vita avventurosa, rimanendo spesso implicato in risse e delitti. Soggiornò a Roma dal 1519 al 1540, protetto da Clemente VII (che lo nominò maestro della zecca pontificia) e da Paolo III; nel 1538, per essersi attirato l’odio di Pier Luigi Farnese, fu imprigionato in Castel Sant’Angelo, da dove fuggì. Riconsegnato al papa, fu liberato per l’intercessione del cardinale Ippolito d’Este e, nel 1540, si recò in Francia, al servizio di Francesco I, dove cesellò la celebre saliera d’oro e collaborò alla decorazione del complesso di Fontainebleau. Nel 1545 tornò a Firenze, sotto la protezione del duca Cosimo, ma la rivalità di alcuni artisti fiorentini gli rese la vita difficile. A questo periodo...

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