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La vita è un cicles - Margherita Oggero - copertina
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La vita è un cicles
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Descrizione


In una girandola di irresistibili colpi di scena e con la sua scrittura densa di humour nero, la straordinaria Margherita Oggero ci regala un giallo dal ritmo serrato in cui come sempre Torino, e non solo i suoi abitanti, ha un ruolo da assoluta protagonista.

Aspetto il soffio della sua voce che non arriva, poi porto il braccio sinistro dietro la schiena con la mano aperta e nella mano si deposita un bigliettino. Lo apro sotto il ripiano del banco con mille cautele – il cuore che continua a pompare troppo, non per timore di essere coperto ma per l’emozione – e invece di quello che penso, ci trovo, nella sua bella grafia magra e puntuta, una massima, un aforisma, forse una presa in giro: La vita è un cicles. Un cicles, cioè gomma da masticare cioè chewing-gum?

In una gelida mattina d'inverno, nel retro dell'Acapulco's, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l'ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar, un ragazzotto non proprio sveglio, più interessato a conquistare la bella Sabrina che a fare fatica dietro al bancone... A dirigere le indagini con la sua squadra c'è il commissario Gianmarco Martinetto, un poliziotto dal carattere ruvido e apparentemente scostante come la sua città, che deve rimboccarsi le maniche per risolvere questo intricato caso in cui le piste investigative si confondono e si sovrappongono. Dietro l'omicidio c'è forse la mano di una misteriosa mafia veneta che ha il controllo della periferia torinese? Oppure è uno spietato regolamento di conti per una faccenda di droga, o prostituzione? E chi è veramente Gilda, femme fatale che fa perdere la testa a Massimo, bravo ragazzo più a suo agio con le versioni di latino che con i sentimenti? In una girandola di irresistibili colpi di scena e con la sua scrittura densa di humour nero, la straordinaria Margherita Oggero ci regala un giallo dal ritmo serrato in cui come sempre Torino, e non solo i suoi abitanti, ha un ruolo da assoluta protagonista: la Torino delle periferie, della clandestinità, del degrado, della convivenza difficile, dimenticata dalla politica ma teatro di grandissima e mai sopita vitalità.
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Dettagli

2018
245 p., Brossura
9788804702191

Valutazioni e recensioni

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alessia
Recensioni: 3/5

È bello ritrovare la scrittura ironica e pungente della Oggero in un giallo moderno ambientato nella amata Torino! Rispetto ad altri suoi libri forse è un po' più trascurato nella trama, soprattutto nel finale un po' affrettato, ma la caratterizzazione dei personaggi è sempre esemplare e l'atmosfera che riesce a creare ti fa venir voglia di leggere subito un altro libro dell'autrice!

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Andrea
Recensioni: 2/5

Premetto che sono un lettore affezionato di alcuni autori, tra cui Margherita Oggero. Questo libro però non mi è piaciuto granchè, diverso dagli altri come stile e metodo di scrittura. Inoltre ho trovato la storia senza capo ne coda, con troppe domande che rimangono aperte (parti della storia sembrano quasi monche). In alcuni punti è più divertente e lineare ma il giudizio finale è come di un qualcosa che ti lascia in bocca una sensazione di insoddisfazione, di delusione

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Alinghi
Recensioni: 3/5

Libro zoppo...coinvolgente ed intrigante...bella storia, moderna e ricca di tutti gli ingredienti giusti. Ma un finale troppo improvviso e pare improvvisato, sospeso, mal sviluppato lo riporta nella media. Autrice promossa

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Voce della critica

Siete di Torino? No? E anche se lo siete, avete mai fatto una gita nelle periferie della città? Quelle dove degrado, clandestinità, furti, convivenza di più etnie la fanno da padroni? Se non la conoscete e non ci siete mai andati in tour potete leggere il libro di Margherita Oggero, La vita è un cicles, dove potrete apprendere e vivere quello che succede alla porte di una meravigliosa città: Torino.

Un libro dalle tinte gialle, il Commissario Martinetto a condurre le indagini, e la scrittura diretta e a volte tagliente dell’autrice vi condurranno in una lettura senza fiato e senza interruzioni.

I personaggi sempre ben delineati , che spesso vi faranno ridere, poi innervosire, e tra i tanti quello che più mi ha colpito è stato Massimo: ragazzo universitario, che cerca di rendersi indipendente dalla famiglia con lavoretti saltuari, preso in mezzo dalle indagini, ma che cerca in qualche modo di fare uscire dalle pagine una gioventù diversa, quella non ancora standardizzata dalle etichette, quei giovani che hanno ancora voglia di rendersi indipendenti nonostante la poca offerta di lavoro spesso precario.

Una Margherita Oggero diversa nella sostanza dal suo precedente Non fa niente, ma con la sua penna decisa che fa risaltare aspetti diversi anche con un giallo.

Ve la ricordate la professoressa Baudino? Si? Ecco il buon Commissario Martinetto potrebbe essere l’inizio di una nuova divertente serie TV, chissà se ci sta pensando anche l’autrice?

Il ogni caso la vita è un cicles, e se siete piemontesi capirete ed apprezzerete di nuovo l’arte del tacon appiccicosa per tanti aspetti, ma per saperne di più perdetevi tra le strade di Torino all’interno del nuovo libro.

 

 

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Conosci l'autore

Margherita Oggero

1940, Torino

Margherita Oggero vive a Torino e ha insegnato in quasi tutti i tipi di scuola. Ha pubblicato il suo primo romanzo, La collega tatuata, con Mondadori nel 2002.Da quest'opera Luciana Littizzetto ha tratto il fortunato film Se devo essere sincera. Nel 2003, sempre con Mondadori, è uscito Una piccola bestia ferita che ha ispirato la serie televisiva Provaci ancora, prof! con Veronica Pivetti. In seguito pubblica L'amica americana (2005), Qualcosa da tenere per sé (2007), Orgoglio di classe (2008), Risveglio a Parigi (2009), L'ora di pietra (2011), Un colpo all'altezza del cuore (2012), La ragazza di fronte (2015, vincitore del Premio Bancarella 2016), La vita è un cicles (2018) e i racconti Il rosso attira lo sguardo (2008), tutti editi da Mondadori. Per...

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