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Dal commento di Alessio Mancinelli appare evidente che l’azione denigratoria di Voltaire nei confronti di Maupertuis ha purtroppo ancora successo. I lati oscuri relativi alla sua disputa matematica con Koenig/Voltaire sono stati chiariti in favore della “sostanziale” correttezza dell’operato di Maupertuis da Mary Terrall nella sua dettagliatissima opera: “The Man who flattered the Earth. Maupertuis and the Science in the Enlightenment (2002)” (pp. 292-302). Certo Maupertuis non fu uno dei massimi filosofi della sua epoca, tuttavia la sua “Venere fisica” contiene intuizioni in campo biologico senza dubbio assai acute e intelligenti. Non a torto quest’opera viene considerata un classico della biologia.
condivido quanto riportato nel commento precedente. ma aggiungo (doverosamente) che la vicenda intellettuale di maupertuis ha molti lati oscuri (penso alla disputa matematica che di fatto lo allontanerà dalla corte federiciana di berlino) e che la sua figura non merita pertanto un'esaltazione acritica. fu "un buon diavolo", come federico il grande dirà di lamettrie. ma i grandi filosofi e scienziati di quel secolo saranno altri.
Ottima l’idea di ristampare, dopo più di due secoli, la rara e affascinante traduzione italiana della Vénus physique (1745) di Maupertuis. La Venere fisica è una breve e piacevole opera sulla generazione e sull'origine degli uomini e degli animali. Al di là dell'indiscutibile interesse storico, quest’opera colpisce un lettore moderno soprattutto per le brillanti osservazioni e intuizioni in essa contenute: pensieri che sembrano in qualche modo prefigurare concetti e metodi che verranno adottati più di un secolo dopo dalle scienze genetiche (Mendel) ed evolutive (Darwin, de Vries). Particolarmente utile, per la sua chiarezza, l’ampio saggio introduttivo che analizza l'opera biologica di Maupertuis sullo sfondo dell'avventurosa e affascinante vita dell'autore, un personaggio di prim'ordine nel panorama scientifico europeo del XVIII secolo (fu infatti Accademico di Francia, Presidente dell'Accademia delle Scienze di Berlino, amico di Federico il Grande, Voltaire, Bernoulli, Eulero ecc.).
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