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Il Vangelo e l'anticristo. Bernardino Ochino tra francescanesimo ed eresia (1487-1547)
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Il Vangelo e l'anticristo. Bernardino Ochino tra francescanesimo ed eresia (1487-1547)
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Santo mancato e arcieretico perseguitato tanto dai cattolici quanto dai protestanti, Bernardino Ochino fu protagonista tra i più celebri e controversi della crisi religiosa del Cinquecento, di cui attraversò le diverse fasi sperimentando sulla propria pelle gli entusiasmi, ma anche l'asprezza delle polemiche e la durezza degli scontri prodotti dalla Riforma. Nel suo inquieto peregrinare per le lande di un'Europa lacerata dalle guerre di religione e dalle divisioni confessionali, il Senese dovette inventarsi continuamente nuove identità per sopravvivere e sperare di realizzare l'ideale di una libera predicazione del Vangelo, cui si votò sin dagli anni della professione religiosa tra i francescani di Siena. Ricordato dalla storiografia come uno di quegli spiriti liberi e ribelli a ogni forma di comunione ecclesiastica, che, contestando la crescente intolleranza di Roma e delle nuove Chiese riformate, avviarono la moderna riflessione sulla libertà di coscienza, in realtà Ochino giunse a schierarsi apertamente per gli ideali dell'anticonformismo e del radicalismo religioso soltanto al termine di un lungo e complesso percorso biografico, che presenta ancora molti punti oscuri. Il libro ne ricostruisce con l'aiuto di documenti inediti o poco noti il primo tratto, gettando nuova luce sulle molte questioni irrisolte relative agli anni della formazione, al periodo decisivo della predicazione in abito cappuccino (1535-42) e infine ai primi anni dell'esilio religionis causa trascorsi a Ginevra e ad Augusta (1542-47), durante i quali Ochino tentò di farsi ispiratore di una Riforma italiana sostenuta dai principi e dalle città più insofferenti al potere temporale di un pontefice che anche il Senese, come Lutero e i francescani spirituali del Medioevo, giunse infine a identificare con l'Anticristo.
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2019
In commercio dal:
17 gennaio 2019
Pagine:
642 p., Brossura
EAN:
9788815278531
Indice
Introduzione
Abbreviazioni
I. Sulle orme di san Bernardino (1487-1534)
1. Alla corte del tiranno. Vocazione e devozioni nella Siena di Pandolfo Petrucci (1487-1504 ca.).
2. Tra «scientia» ed «esperientia». Gli studi e la formazione spirituale (1504 ca.-12).
3. Genesi di un predicatore evangelico: retaggio osservante e spiritualismo francescano.
4. «Habiamo fatto el becco all’ocha». L’ascesa nell’Osservanza e la lotta contro Firenze (1512-26).
5. «Non minus doctrina quam humanitate clarus». Le prediche senesi (1527-29).
6. «Fare diligente inquisitione». Le missioni in Veneto (1529-31).
7. Tra evangelismo e Riforma. Venezia, la «maladetta nidiata» e la Verona del Giberti (1531-32).
8. «Signore, se hora non mi salvo non so che farmi più». L’ingresso tra i cappuccini (1532-34).
II. Predicatore evangelico (1535-37)
1. Tra Camerino e Roma. Caterina Cibo, Paolo III e la difesa dei cappuccini (1535).
2. «Tocha principalmente li capi». Il quaresimale romano del 1535.
3. Riformare l’ordine francescano. L’ascesa tra i cappuccini e la rete colonnese (1535-36).
4. «De emendanda ecclesia». Incontri evangelici tra Roma e Firenze (1536).
5. I primi Dialogi (1536).
6. Le costituzioni cappuccine e il modello della predicazione evangelica (1536).
7. «Tutto pareva una religione». La predicazione di avvento a Perugia (1536).
8. Nella tela valdesiana. La predicazione a Napoli e le prime accuse dei teatini (1537).
9. «Officio di legge» e «officio di evangelio». L’Alfabeto cristiano e la questione della ricezione della predicazione ochiniana.
10. Vecchi e nuovi pulpiti. Siena, Ferrara, Bologna, Firenze (1537).
III. Generale dell’ordine cappuccino (1538-42)
1. Predicazione urbana e proselitismo eterodosso. Faenza, Pisa, Firenze (1538).
2. I «frutti vivi della viva fede». Il dibattito sulle opere e le prediche di Lucca (1538).
3. Sui pulpiti dell’evangelismo. Verona e Mantova (1538-39).
4. «Frate Bernardino è oggimai adorato in questa città». Il quaresimale di Venezia (1539).
5. Il saio e il cappello rosso. Verona, Mantova, Siena, Montepulciano (1539).
6. Tra i nemici del papa. Perugia e la guerra del sale (1539-40).
7. Nell’Italia dell’imperatore. Napoli e Palermo (1540-41).
8. La predicazione mascherata alla prova. Siena, Modena, Milano, Firenze (1540-41).
9. Un pulpito di carta. Le Prediche a stampa, gli spirituali e i colloqui di Ratisbona (1541).
10. «Non voleva più predicare, perché non non si poteva dire il vero». Bologna, Venezia e Verona (1542).
11. «Non piaccia a Dio che costui apostatasse fra noi che faria più danno lui che Luthero». La fuga (1542).
IV. Un Lutero italiano? (1542-47)
1. Nella Ginevra di Giovanni Calvino (1542-45).
2. Battaglie d’inchiostro. Apologia della fuga e propaganda antiromana.
3. Predicare con la penna. I sermoni dell’esilio tra censure e memoria eterodossa.
4. Il «servo del diavolo» contro il «Lanciarotta». Lo scontro con Ambrogio Catarino.
5. Tra banchieri e luterani. Augusta (1545-47). - 6. Contro l’imperatore. Resistenza e fuga.
Indice dei nomi
Abbreviazioni
I. Sulle orme di san Bernardino (1487-1534)
1. Alla corte del tiranno. Vocazione e devozioni nella Siena di Pandolfo Petrucci (1487-1504 ca.).
2. Tra «scientia» ed «esperientia». Gli studi e la formazione spirituale (1504 ca.-12).
3. Genesi di un predicatore evangelico: retaggio osservante e spiritualismo francescano.
4. «Habiamo fatto el becco all’ocha». L’ascesa nell’Osservanza e la lotta contro Firenze (1512-26).
5. «Non minus doctrina quam humanitate clarus». Le prediche senesi (1527-29).
6. «Fare diligente inquisitione». Le missioni in Veneto (1529-31).
7. Tra evangelismo e Riforma. Venezia, la «maladetta nidiata» e la Verona del Giberti (1531-32).
8. «Signore, se hora non mi salvo non so che farmi più». L’ingresso tra i cappuccini (1532-34).
II. Predicatore evangelico (1535-37)
1. Tra Camerino e Roma. Caterina Cibo, Paolo III e la difesa dei cappuccini (1535).
2. «Tocha principalmente li capi». Il quaresimale romano del 1535.
3. Riformare l’ordine francescano. L’ascesa tra i cappuccini e la rete colonnese (1535-36).
4. «De emendanda ecclesia». Incontri evangelici tra Roma e Firenze (1536).
5. I primi Dialogi (1536).
6. Le costituzioni cappuccine e il modello della predicazione evangelica (1536).
7. «Tutto pareva una religione». La predicazione di avvento a Perugia (1536).
8. Nella tela valdesiana. La predicazione a Napoli e le prime accuse dei teatini (1537).
9. «Officio di legge» e «officio di evangelio». L’Alfabeto cristiano e la questione della ricezione della predicazione ochiniana.
10. Vecchi e nuovi pulpiti. Siena, Ferrara, Bologna, Firenze (1537).
III. Generale dell’ordine cappuccino (1538-42)
1. Predicazione urbana e proselitismo eterodosso. Faenza, Pisa, Firenze (1538).
2. I «frutti vivi della viva fede». Il dibattito sulle opere e le prediche di Lucca (1538).
3. Sui pulpiti dell’evangelismo. Verona e Mantova (1538-39).
4. «Frate Bernardino è oggimai adorato in questa città». Il quaresimale di Venezia (1539).
5. Il saio e il cappello rosso. Verona, Mantova, Siena, Montepulciano (1539).
6. Tra i nemici del papa. Perugia e la guerra del sale (1539-40).
7. Nell’Italia dell’imperatore. Napoli e Palermo (1540-41).
8. La predicazione mascherata alla prova. Siena, Modena, Milano, Firenze (1540-41).
9. Un pulpito di carta. Le Prediche a stampa, gli spirituali e i colloqui di Ratisbona (1541).
10. «Non voleva più predicare, perché non non si poteva dire il vero». Bologna, Venezia e Verona (1542).
11. «Non piaccia a Dio che costui apostatasse fra noi che faria più danno lui che Luthero». La fuga (1542).
IV. Un Lutero italiano? (1542-47)
1. Nella Ginevra di Giovanni Calvino (1542-45).
2. Battaglie d’inchiostro. Apologia della fuga e propaganda antiromana.
3. Predicare con la penna. I sermoni dell’esilio tra censure e memoria eterodossa.
4. Il «servo del diavolo» contro il «Lanciarotta». Lo scontro con Ambrogio Catarino.
5. Tra banchieri e luterani. Augusta (1545-47). - 6. Contro l’imperatore. Resistenza e fuga.
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