L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La voce limpida, sicura e profonda del teologo e studioso di estetica Pierangelo Sequeri si confronta in questo piccolo volume con gli stimolanti interrogativi e le acute ma ammirate provocazioni del filosofo Enrico Garlaschelli. E il terreno di incontro è quello, vastissimo e antico, del problema della sofferenza, dell'esistenza del male -compiuto e patito-, e delle giustificazioni che a queste eterne domande della coscienza e del pensiero tenta di dare la fede cristiana. In che modo lo scandalo del male può aprire all'orizzonte di una trascendenza del bene? Il dolore è sempre apertura di senso? L'esperienza del patire può diventare esperienza di relazione? Sequeri risponde richiamandosi alla giustizia e alla bellezza dell'esistere, al dovere della comprensione reciproca e della solidarietà, stigmatizzando "la stupidità della nostra cattiveria che assomma al male nel mondo quello che ci facciamo l'un l'altro", sottolineando l'esigenza di non sostituire a Dio "padreterni di seconda scelta". E le parole d'ordine forti, convincenti, di tutta la sua ricerca teologica tornano qui con la loro provocatoria verità: la polemica contro il pensiero modesto e la religione d'arredamento, l'invito alla tutela della cura e a un'etica della resistenza umana, la critica dell'alleggerimento del tragico e alla pressione di conformità dei nostri tempi. Il volume si chiude con alcune pagine di riflessione di Garlaschelli, che rifacendosi a Kafka e Celan, a Hobbes e Girard, ripercorre tutta la riflessione di Pierangelo Sequeri, che da sempre privilegia l'interrogazione trepidante, il dubbio autentico, il desiderio innocente alla rassegnazione dell'indifferenza: "non il problema speculativo del male come nulla, ma l'invocazione "liberaci dal male" nella forma della speranza".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore