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«In estrema sintesi, la vicenda di Guillaume Le Gentil è la piú lunga e ardua spedizione astronomica della storia dell'uomo, esclusi i viaggi interplanetari, che si è rivelata nella realtà dei fatti una grande commedia degli errori.»
Attrae molto la sventurata storia dell'astronomo francese Guillaume Le Gentil de la Galaisière, nato nel 1725 e morto nel 1792. Le Gentil, come tutti gli scienziati di quel tempo, fu un eccentrico, erudito e avventuroso. L'anno cruciale è il 1761, quando Le Gentil decide di osservare il transito di Venere davanti al Sole, evento astronomico ritenuto fondamentale per il calcolo delle dimensioni dell'universo, e di andare a farlo a Pondicherry, una colonia francese in India. Ma da quel momento la sorte comincia ad accanirsi contro di lui. Bufere, guerre, naufragi sfiorati, tiranni ostili: tutto sembra cospirare contro l'astronomo, trasformando la missione piú importante della sua vita in un «pot-pourri di disdette». Ma Le Gentil non fu solo uno degli astronomi piú sfortunati della storia. I suoi viaggi, le sue esplorazioni e la sua brama di conoscenza tratteggiano un racconto d'avventura coinvolgente e sorprendentemente attuale, capace di parlare al lettore moderno attraverso il linguaggio universale della curiosità. A partire dalla ricostruzione della vicenda di Le Gentil, Leonardo Piccione ha messo a punto una narrazione piena di riferimenti, divagazioni, invenzioni e molta ironia. Narrazione della quale si trova ben presto a essere co-protagonista, uomo del XXI secolo inaspettatamente sollecitato dalle vicissitudini di uno stravagante astronomo vissuto piú di duecentocinquant'anni prima. Liberata dalle riduzioni macchiettistiche e innalzata ad allegoria contemporanea, la storia di Le Gentil diventa cosí il prototipo di ogni ostinazione quando non conduce al successo, il punto cruciale di ogni avversità, il paradosso della fortuna che si rovescia di continuo. Tutta colpa di Venere è un libro denso ed emblematico. Perché niente può farci capire meglio la realtà quanto quel raro tipo di sventura che diventa tentativo di comprensione del mondo in cui viviamo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Leonardo Piccione sembra rivendicare la necessità della distanza: l'Islanda, l'osservazione astronomica, l'esperienza di Le Gentil sono lenti attraverso le quali guardare più lucidamente, sono espedienti per decentrarsi e frapporre spazio e tempo tra noi e la percezione di quella "finitudine" tanto difficile da accettare. Tutta colpa di Venere è un libro che non si incasella nei generi tradizionali, che va oltre ogni tentativo di definizione e forse trova in questo la propria dimensione: "esiti di ricerche, appunti, commenti a margine e spigolature" confluiscono nelle pagine, conferendo alla lettura una piacevole e sorprendente varietà. La strana vicenda dell'astronomo settecentesco Le Gentil sembra essere il centro di un racconto che si sostanzia nelle deviazioni, nei percorsi laterali, nei sentieri non scontati. Ribellione all'ordine e alla regolarità dei numeri, la narrazione apre infiniti mondi dando spazio alle storie che, in quanto specchio della vita, riflettono il caos e fanno coesistere fianco a fianco relazioni su complessi studi scientifici e divertenti annotazioni sui costumi di popoli lontani curiosamente disseminate nei resoconti di viaggiatori, spaccati autobiografici, meditazioni e citazioni letterarie. Per l'autore Le Gentil è molto di più di un personaggio interessante, dai tratti e dalle vicissitudini veramente incredibili, dimenticato dalla Storia: egli assurge a emblema della condizione umana nel momento in cui il suo desiderio di conoscenza sembra non essere minimamente scalfito dai fallimenti, dalla provvisorietà e dalla limitatezza degli esiti a cui è potuto giungere. La lingua è straordinariamente ricca, l'autore sa variare con sapienza il tono e calibrare l'ironia, amara o benevolmente disincantata. Il libro offre una miriade di informazioni e di spunti di approfondimento, suggerisce itinerari di lettura e ci conduce ad una riflessione su temi complessi e imprescindibili.
Recensioni
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