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Tra presenza e assenza. Due ipotesi per l'età postmoderna
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Tra presenza e assenza. Due ipotesi per l'età postmoderna - Renato Barilli - copertina
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Tra presenza e assenza. Due ipotesi per l'età postmoderna

Descrizione


Ancora agli albori della nascita del postmoderno (prima edizione 1974), Renato Barilli si interroga sui rapporti di natura filosofica sottesi a quel clima. Le "filosofie della presenza" a suo avviso sono quelle espresse da McLuhan e Marcuse che, con l'aiuto dell'elettronica, pongono un coinvolgimento diretto ("sintetico") tra l'uomo e il mondo. Le "filosofie dell'assenza" sono invece quelle istituite dal positivismo logico, di Carnap e seguaci, fondato su criteri analitici, ma più ancora dai "nuovi filosofi" francesi (Foucault, Derrida, Deleuze) che in sostanza negano la possibilità di un incontro diretto tra il soggetto e l'oggetto, o almeno lo fanno "differire" il più possibile. Da queste concezioni opposte discendono due modi diversi per intendere i nostri tempi. In un'epoca come la nostra, nella quale ancora ci interroghiamo sui reali effetti derivanti dalla tecnologia, il saggio di Barilli si offre come strumento efficace a tratti di penetrante attualità.
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Dettagli

2020
2 luglio 2020
348 p., Brossura
9788857569994

Conosci l'autore

Renato Barilli

(Bologna 1935) critico italiano. Insegna fenomenologia degli stili all’università di Bologna. I suoi interessi spaziano dall’estetica alla critica d’arte, alla critica letteraria. Fra i suoi studi: Per un’estetica mondana (1964), Poetica e retorica (1969), Informale Oggetto Comportamento (1979), L’arte contemporanea (1984) e, in ambito letterario, La barriera del naturalismo (1964), L’azione e l’estasi (1967), La linea Svevo-Pirandello (1972), Parlare e scrivere (1977), Viaggio al termine della parola (1981), Pascoli (1985), D’Annunzio in prosa (1992), La neoavanguardia italiana (1995), Pascoli simbolista. Il poeta dell’avanguardia «debole» (2000), Maniera moderna e manierismo (2004), Bergson. Il filosofo del software, 2005.

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