L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
In un intervento al Congresso Internazionale di Scienze storiche, nell’aprile del 1903, Paolo Orsi, allora Direttore del Museo di Siracusa, osservava: «Una monografia sull’Etna nell’antichità è un vivo desiderato della scienza: e non parlo soltanto della storia dell’ignivomo monte, in parte contenuto negli scritti del Waltershausen, del Silvestri, dello Sciutto e d’altri, ma parlo specialmente della topografia archeologica. Prendendo le mosse dall’ionica Catana, noi dobbiamo sempre far capo alla monografia dell’Holm, Das alte Catana (1873), un po’ vecchia ed incompleta, ma pur tuttavia l’unica buona Memoria d’indole topografica che finora esista […]». L’invito del grande archeologo era stato raccolto da G. Libertini, che nel 1925 aveva tradotto ed aggiornato il volume di A. Holm e rese note, fino agli inizi degli anni ’50, le successive scoperte nell’area urbana. Gli Atti del Convegno Tra lava e mare intendono, attraverso la ripresa dei vecchi dati e la presentazione delle scoperte degli ultimi decenni, proporsi come il nuovo volume di insieme su Catania, caso sui generis di archeologia urbana a causa anzitutto della morfologia del suolo. Ne è scaturita una storia in filigrana, fatta di pietre piuttosto che di fonti scritte, nell’arco di oltre cinque millenni, dalla prima occupazione in età neolitica fino al sisma del 1693. La Katane greca e la Catina romana (per non dire di quella bizantina), propongono possibilità di confronti ed interrelazioni finora impensabili e colmano un’obiettiva lacuna degli studi. Il volume vuole anche essere un invito alla riflessione, in una città come Catania dove il rapporto con l’antico e i suoi monumenti non è mai stato dei più facili, dove S. Agata e il Liotru hanno finito per esaurire l’intera gamma del passato condiviso, dove l’archaiologhia attende ancora di essere considerata un effettivo capitolo della storia civica, magari proprio fra lava e mare.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore