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La tomba inquieta. Un ciclo di parole
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Cyril Connolly fu critico letterario temuto e ammirato, nonché animatore di una leggendaria rivista, "Horizon". Ma dietro il suo umore insofferente si celava uno scrittore clandestino, a cui Connolly permise una sola sortita, sotto lo pseudonimo Palinuro. Scritto a Londra durante la guerra, il romanzo è una mappa della sensibilità di un "egotista moderno" (V.S. Pritchett); è un autoritratto segreto, uno di quei testi dove si addensano i veleni dell'esperienza. Ciò che attira irresistibilmente Connolly verso la figura di Palinuro, l'infelice nocchiero di Enea i cui Mani devono essere placati, è "quel nocciolo di malinconia e di senso di colpa che dal di dentro ci distrugge".
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Autore:
Traduttore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
1995
In commercio dal:
10 maggio 1995
Pagine:
183 p.
EAN:
9788845911286
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Cristiano Cant
25 gennaio 2015
Quando in certe domenica di pioggia le curve e i bronci della malinconia diventano nodi durissimi da allentare nella mente, quando le formiche della noia assalgono e stanno quasi per divorare in ciurme fameliche le briciole dell'agire o i semi del desiderio, d'improvviso bussa alla porta un ospite strano, un tizio sbarcato da latitudini impervie ad ogni nostra capacità di calcolo, a sogni più o meno fattibili o a curiosità mai intraviste prima. E ti scaraventa sotto gli occhi un diario, il resoconto delle sue asprezze e dello stolto passo che hanno la vita e gli uomini, la scure che scende indistinta su destini senza colpa e su cuori avidissimi e abietti, la poesia di traguardi speciali e lo sforzo a toccare mezzo alito di cielo. Non posso e non potevo sperare di trovarmi qualcuno a precedere questo commento, giacchè la meraviglia è un fortunoso inciampo spesse volte. Ma almeno a imporre una pietra di precedente posso iniziare. Se da tratte o scorciatoie a casaccio vi imbatterete e scoverete in qualche modo queste sgangherate parole, vi esorto, anzi vi ordino di acquistare questo libro, di ordinarlo o prenderlo in prestito o rubarlo, fate voi. E' un capolavoro di stile e confessione, l'orma più che meritoria che la grandezza di un animo riesce a imprimere nella propria esperienza grazie al verbo donato sulla pagina.
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