Nell’estate del 1957 un già affermato Thelonious Monk iniziava un lungo ingaggio al Five Spot Café di New York. Con sé aveva un sassofonista già noto per la sua militanza nel quintetto di Miles Davis, che fece tesoro di quelle settimane al fianco del grande pianista e compositore: John Coltrane, finalmente liberatosi dalla dipendenza da alcol ed eroina, e pronto a spiccare il volo come solista. Negli stessi giorni – per nostra fortuna – l’etichetta Riverside fissava in studio su disco tracce destinate a fare storia. Se Coltrane in quei frangenti pareva quasi uno studente, la presenza (in due brani ciclopici: Off Minor ed Epistrophy) del veterano Coleman Hawkins – a tutti gli effetti l’inventore del linguaggio per sassofono nel jazz – finì come una vera lezione per tutti i presenti: il suo sax tenore era ancora in grado di dominare la scena, come stava facendo già da ben 30 anni, complice una ritmica straordinaria – con l’”uomo-contrabbasso” Wilbur Ware e Art Blakey alla batteria (negli altri brani c’è l’ottimo Shadow Wilson). Completavano il quadro Ray Copeland alla tromba e l’altosassofonista Gigi Gryce. Il mastering è stato curato da Kevin Gray presso Cohearent Audio, partendo dai nastri originali, la stampa su vinile da 180 grammi è stata realizzata da RTI. Anche la confezione originale è stata meticolosamente curata e riprodotta nei minimi dettagli (con uso di carta stampata e quindi incollata sul cartoncino).)