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Non che sia un libro poco interessante; non che manchi di fascino e di profondità scientifica. Il punto è che l'autore sceglie una prospettiva troppo ampia, con frequenti aperture alla cultura classica e alla letteratura, peraltro poco significative. Dopo il precedente "Genesi" (2019), ricco di pathos scientifico,se così si puo dire, questo "Tempo" risulta, purtroppo, parzialmente deludente.
Che bello quando uno scienziato scende dal piedistallo dei complicati tecnicismi e regala a noi profani un resoconto semplice, breve e chiaro su uno degli argomenti più ostici della fisica, il tutto senza banalizzare nessuno dei concetti cardine delle teorie più audaci e moderne ma rendendoli comprensibili ai più con esempi tratti dalle esperienze di tutti i giorni. E se poi c’è un incipit di cultura varia che introduce i diversi argomenti rivelando particolari sempre molto interessanti, ecco fatta dell’ottima divulgazione a tutto tondo. Senza dubbio uno dei più efficaci fra i libri che io abbia mai letto fino ad ora sull’argomento "tempo".
Questo è di gran lunga il migliore dei libri sul tempo che ho letto (probabilmente tutti quelli pubblicati in italiano) e non solo perché è l’unico che, con i numeri, chiarisce che per chi vive oggi, gli effetti della relatività sul tempo possono avere, e hanno, un interesse scientifico, ma nessuna conseguenza pratica: se si mettesse oggi sulla stazione orbitale Iss un neonato e lo si lasciasse lì, fra 90 anni avrebbe guadagnato un secondo di vita. il libro è scritto benissimo con richiami culturali ed anche filosofici, ed è perfetto fino a pag,100 o giù di lì. perché da questo punto in poi l’autore dimostra di essere uno di quei fisici “sedotti dalla matematica”, che, come sostiene Sabine Hossenfelder ( si veda il suo libro con quel titolo, che ho anche recensito), hanno accettato le nuove teorie, non dimostrate e spesso neppure dimostrabili, solo perché troppo belle per non essere vere. Tonelli sostiene che nessuno ha dimostrato che il Modello Standard è falso , ma nessuno ha dimostrato che è esatto, anche se alcune (assolutamente non tutte) delle cose che sostiene si sono rivelate almeno in parte esatte, e men che meno si sono dimostrate esatte e dimostrate le successive teorie della supersimmetria, delle stringhe, ecc.. Quindi la parte successiva del volume, e certamente quella sulle particelle, sull’infinitamente piccolo (quella sull’infinitamente grande, sui buchi neri, ecc. si basa almeno su alcuni elementi effettivamente rilevati), è basata, come ho detto, su teorie tutte da dimostrare, ma è comunque scritta benissimo, ricca di apprezzabili spunti culturali e filosofici, per cui, pur condividendo quanto scritto dalla Hossenfelder, l’ho letta molto piacevolmente.
Recensioni
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