L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo crudele e ricco di speranza. Al centro, una donna innamorata di un uomo egoista, manipolatore, sfuggente. La rinascita dopo la sofferenza. Una grande lezione umana. Spelndido
Il romanzo è molto bello, davvero diverso da come me lo aspettavo: tagliente, affilato direi, diretto, schietto.Bianca, la protagonista è una donna bella e brava, una che va a testa alta. Una persona che ama l’arte e si circonda di cose belle. Anche lui ama l’arte e si circonda di cose belle, cose e persone, un occhio alla cartella con i dipinti e l’altro alle gambe dell’artista. Mentre Bianca è una persona trasparente per il lettore, non ci nasconde nulla, lui invece è difficile da capire anche se viene vivisezionato nei suoi modi costruiti e nelle sue strategie che funzionano sempre. Certo la storia d’amore tra i due sembra, come dice il titolo, perfetta ma a un certo punto lui sparisce, si nasconde sperando che Bianca sopravviva al dolore. Il finale lascia intuire il suo rimpianto per qualcosa di bello che si è perso e al lettore dispiace un po’ per lui anche se è solidale con lei che non si lascia schiacciare e abbattere e esce dalla dura prova nuova e bella. Il romanzo è piacevole, bello, di facile lettura.
E’ uno di quei libri che non si leggono per sapere come va a finire la storia, ma per godere della scrittura, per lasciarsi prendere dal gioco di parole e di frasi che la rendono un corpo vivente che coinvolge. E’ una scelta accurata quella della parola, della frase da parte dell’autrice. Anche l’uso della punteggiatura, quell’interrompere la frase col punto e ricominciare con la maiuscola dove poteva andar bene una virgola, è una scelta stilistica efficace che esalta la peculiarità della storia, ma la narrazione fluisce pur nell’essenzialità e nell’ermeticità di alcuni tratti. “Io so cos’è l’amore… non è nebbia che la stagione asciuga. E’ come il suono. Sembra andato ma intanto ti ha trasformato… Tu hai un dono, sei un dono che fa venire il desiderio di fare qualcosa di bello, di rendere più buono il mondo, di essere migliori… Ho cercato il colore della neve. Ma la neve ha mille colori, uno per ogni giorno in cui cade, per ogni luogo che copre, per ogni foglia che la sostiene. La neve raccoglie il profumo del mondo dentro i suoi fiocchi e lo trasforma in luce sempre diversa…”
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’ultimo romanzo di Mariapia Veladiano, Una storia quasi perfetta, è un libro che entra nel cuore prepotentemente. La proposta di un romanzo d’amore diverso dalle solite storie cui in genere si è abituati è dell’editrice Guanda.
Bianca è un’insegnante di discipline pittoriche in un liceo delle arti. Donna molto bella, particolare, cresciuta tra i colori e con i pennelli in mano ama l’arte. Vive con un figlio, Gabriele, di otto anni nato da una triste storia. Dipinge da sempre ma ora si vede costretta a proporre i suoi disegni floreali – che sono sempre stati solo suoi – ad un’agenzia di design. La riceve il proprietario, anima dell’azienda, che vende opere grafiche per collezioni di moda, carte e oggettistica varia. Lui si innamora a prima vista di quei disegni bellissimi e unici e, come suo solito, decide di volere non soltanto le tavole proposte ma anche chi le ha create, ovvero l’artista che ritiene incantevole quanto i suoi elaborati. Comincia il corteggiamento dove lui (che l’autrice mai indica con un nome proprio) mette in pratica la sua consumata abilità di seduttore. Bianca, già vittima in passato di una brutta avventura, cede per un bisogno d’amore e decide di fidarsi. Intanto l’amante da seduttore si ritrova questa volta sedotto. La storia d’amore tra i due sembra perfetta, ma a un certo punto lui, ottenuto ciò che voleva, sparisce sperando che Bianca sopravviva al dolore.
Ambientata tra Venezia e il Vicentino, questa storia si svolge in realtà in mezzo ad una miriade di piante e fiori disegnati e reali, dai nomi più comuni a quelli scientifici e poco conosciuti. Di questo aspetto la copertina è una splendida sintesi. Infatti i fiori rappresentano un accompagnamento a tutta la vicenda dalla descrizione della casa “il giardino era tutto un incanto. A destra l’azzurro trasparente di un grande Rhododendron augustinii lasciato crescere senza ordine riempiva tutto un angolo. I rami uscivano dalla recinzione e sfioravano i passanti che non potevano fare a meno di guardare dentro: E dentro c’era una vecchia fontana circolare in pietra liscia contornata da cespugli di carice dai fiori bianchi, alternati a piante sottili di capelvenere. Le foglie verdi trasparenti ondeggiavano con oscillazioni casuali che si riflettevano sulla superficie dell’acqua libera dalle foglie della Nymphaea alba” (pag.51), al festeggiamento per la firma del contratto accompagnato da “una piccola scia di petali azzurri e bianchi”.
Lo stile narrativo è lineare, aulico, raffinato, ma nello stesso tempo semplice, e ciò rende la lettura molto scorrevole. Una storia quasi perfetta risulta un romanzo tagliente, diretto e schietto. Sembra la classica storia di una doppia seduzione d’amore che si conclude con un reciproco disincanto. Bianca invece è vulnerabile perché desidera un rapporto in cui ha fiducia. Dapprima cieca di fronte all’inganno, tuttavia sia pur tardivamente diventa forte quando prende coscienza dell’abbandono e decide di non aver paura e continuare a vivere. La sua è una scelta che la salva. Intanto lui, seduttore seriale, forse non aveva fatto i conti con i propri sentimenti e un amore che non aveva mai provato o che fino ad allora si era impedito di provare. Si intuisce il suo rimpianto per aver perso qualcosa di bello e il lettore, pur solidale con la donna che non si lascia schiacciare dalla nuova delusione, non può che provare rabbia per siffatto finale.
Recensione di Clara Domenino
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore