“Soundtrack For Movies In Your Head”, sorprendente album d’esordio del poliedrico musicista torinese Alberto Cipolla, racchiude in 13 brani il meglio delle capacità compositive dell’artista. Come dice il titolo, vuole essere una sorta di “colonna sonora” per le sensazioni, le immagini mentali, i film che ognuno ha nella sua testa o che possono scaturire dai brani stessi. Così come i quadri impressionisti avevano come titolo il soggetto del dipinto, che però era spesso vago e rarefatto, collegandosi così anche all’impressionismo musicale di Satie e Debussy, in “Soundtrack For Movies In Your Head” il soggetto del brano è spesso espresso (“The Girl And The Rhye”, “Last Day Of November”, “Carol In The Rain”), ma la messa a fuoco su di esso è lasciata all’ascoltatore. Dopo alcune esperienze di scrittura per documentari e spettacoli teatrali, prevalentemente musica di stampo minimalista à la Yann Tiersen, Michael Nyman o Einaudi, nel 2010/2011 iniziano a prendere forma i primi brani che comporranno il disco e che ne costituiranno la cifra stilistica: il pianoforte come sorgente dell’idea melodica o armonica, un crescendo che si porta dietro chitarre acustiche, elettriche, sezione ritmica e sintetizzatori, in una coesione ideale di tutti questi elementi. Si passa dal “pop-rock” dei Coldplay, a brani barocchi nello stile di Arcade Fire o Muse, o anche a brani più astratti che si avvicinano a quelli di Mogwai, Sigur Ròs o Explosions In The Sky. Anni di studi classici, di composizione e di pianoforte, vengono condensati in brani che, sotto mentite spoglie di melodie semplici ed orecchiabili, celano a volte ravvicinati e numerosi cambi di tonalità, parti orchestrate in contrappunto o armonie vocali curate. Si crea quindi una sorta di post-pop dal sound molto cinematografico , in un repertorio che vede numerosi brani strumentali e una minoranza di brani cantati in lingua inglese.
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