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Descrizione


La vita di Profi è al centro di questo - forse il più esemplare - romanzo di Antonio Pizzuto. "Si riparano bambole" è una vita narrata per frammenti, singoli frame di epoche biografiche montati in sequenze cinematografiche che dall'infanzia procedono, a tratti declinanti, verso la senilità. Dalla ricchezza dei primi anni alla povertà degli ultimi, dalla curiosità dell'infanzia alla rassegnazione della vecchiaia. Così, pur nella trama semplice e snella, l'opera è potente: si sviluppa intorno a un unico e avvolgente ricordo, un continuum che appare denso e consistente, prima di sfuggire via, inesorabilmente.
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Dettagli

2001
4 maggio 2001
328 p.
9788838916533

Valutazioni e recensioni

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Alex Toppi
Recensioni: 4/5

Biografia per accenni, per intarsi che s'aggiungono a intarsi. L'amaro sapore dell'amaro nascosto dal nonno, in alto, lì sulla mensola; le chiacchiere provenienti dallo studio; la comodità del divano in salotto; l'agro della medicina influenzale. I vestiti che finiscono per non stare più addosso, la crescita, l'immatura maturazione di un uomo, i tentativi di sopravvivere al tempo. Le parole perdute, i volti perduti, le giornate perdute. Il tutto reso per sfrangiato linguaggio barocco, per eccesso voluto di secondarie infarcite d'aggettivi polposi. Pizzuto era Pizzuto ed apparteneva a quel momento lontano in cui si stampavano libri credendo di stampare letteratura e non solo oggetti di carta da piazzare ai passanti. Stava spenta la televisione e si leggeva, al caldo, fino a notte fonda. Oggi, invece...

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Salvo
Recensioni: 5/5

Un'opera che ha la sua forza nella sperimentazione: strutture narrative rivoluzionarie che abbandonano la consueta linearità, sintassi nominale e linguaggio espressionista che fanno dell'opera un classico della modernità. Stimato da Contini e citato con ammirazione da Camilleri, Pizzuto può essere paragonato a Joyce e Gadda. Un libro per veri intenditori!

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Mirco Godani
Recensioni: 1/5

Faticoso e inconcludente. Un'offesa all'ecologia per lo spreco di carta.

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Recensioni

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Antonio Pizzuto

(Palermo 1893 - Roma 1976) scrittore italiano. Entrato nella pubblica amministrazione, raggiunse il grado di questore, senza però interrompere il suo tirocinio letterario, continuamente arricchito dalla lettura di scrittori contemporanei e dalla traduzione di testi greci e latini. Giunto all’età della pensione, trasfuse la sua lunga maturazione intellettuale in una serie di romanzi, che lo rivelarono narratore originalissimo, tra i più significativi dell’«avanguardia» italiana. Già nei primi due libri (Signorina Rosina, 1956, e Si riparano bambole, 1960) il filo del racconto, in senso tradizionale, tende a seppellirsi in un accumulo di frammenti autobiografici spinti alla pietrificazione impassibile dell’emblema; ma a partire da Ravenna (1962), e poi via via in Paginette (1964), Sinfonia (1966),...

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