L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Un confronto tra due concezioni del mondo distanti e, per certi versi, inconciliabili: una ispirata da un profondo senso religioso, l'altra immersa nella società e nella concretezza delle sue contraddizioni e delle sue sofferenze. Ma entrambe tese a cercare, di fronte ai dilemmi che attraversano la vita quotidiana, il significato delle nostre scelte.
«L'umanesimo non ha fallito perché ateo, bensí perché non ha realizzato il suo fondamento costitutivo. Ovvero il rispetto incondizionato dell'umano.»
Un arcivescovo, Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e un sociologo e militante politico, Luigi Manconi, si interrogano intorno alle grandi questioni che costituiscono «il senso della vita»: la libertà e i suoi limiti; l'autodeterminazione del singolo e la responsabilità verso gli altri; le preferenze sessuali, le nuove famiglie e il significato attuale di genitorialità; l'accanimento terapeutico e l'eutanasia; l'ingiustizia e il peccato. Il contrasto su temi cruciali per la nostra esistenza e le nostre relazioni interpersonali sembrerebbe negare la possibilità di un progetto comune. Eppure questi due punti di vista, che restano distanti su molte problematiche, potrebbero forse convergere nel profilo di un nuovo umanesimo, dove la riscoperta di un «noi» solidale, nella prospettiva di una cittadinanza universale, sappia valorizzare, e non mortificare, l'autodeterminazione dell'individuo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'arcivescovo Vincenzio Paglia e il sociologo Luigi Manconi dialogano, anche se non sempre raggiungono un accordo, sulle grandi questioni della vita: "Il senso della vita al tempo del Covid", "Fraternità e libertà", la "Casa comune", "Generare, fare l'amore, invecchiare", "L'accompagnamento e il dolore, "La cittadinanza universale", "La vita oltre la vita". Tra i vari casi si affronta quello dell'eutanasia e Manconi per sostenere la sua posizione a favore dell'eutanasia, ricorre a ciò che scrisse il filosofo cattolico Giovanni Reale a proposito del caso di Eluana Englaro, che ha vissuto in uno stato vegetativo per 17 anni, fino alla morte per interruzione della nutrizione artificiale. Scrive Reale:"Si è perduta la saggezza della giusta misura...Ovvero, la pretesa della 'civiltà tecnologica totalizzante' di volersi sostituire alla natura per un tempo lunghissimo". Ciò è aberrante. "Io critico il paradigma culturale che vorrebbe tenere in vita Eluana contro la natura, e la fede in questo non ha nulla a che fare". Questo è un piccollo assaggio che si fa interessante per l'attualità degli argomenti che tratta.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore