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Anno edizione: 2009
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Il libro si presenta come una lunga lettera ed è sostanzialmente divisibile in due tronconi. Un primo in cui il protagonista Marco de Marco narra in prima persona il suo apprendistato a Casole, la vita al monastero greco-salentino, l'arte della scrittura appresa da maestri-monaci, l'amore per i libri e per l'immensa biblioteca di Casole. Una prima parte interessantissima, sembra quasi di vivere quei momenti con lui, in una scrittura scorrevole e semplice priva di orpelli e ricca di tanta genuinità salentina. Quindi vi è una cesura; l'attacco, atteso ed infine avvenuto dei Turchi ad Otranto, la strage dei salentini e la sua Fuga. Mi sarei atteso a questo punto che in una seconda parte, come oltretutto paventava la presentazione del libro stesso, il protagonista fuggito a quell'ecatombe di cristiani si desse alla ricerca di indizi, elementi o quant'altro per capire il perchè di quell'efferato massacro...doveva essere distrutto, angustiato...ed invece, si trasferisce gaiamente alla corte di Lorenzo de medici quindi a Venezia, dove farà semplicemente la "bella vita" dimentico della vita monastica e quant'altro, dedicandosi allo studio ed a conoscere gente che, guarda caso,saranno tutti protagonisti della storia Mondiale (da macchiavelli a lutero ecc quasi come se li cercasse con il lanternino magico)...e questo lo farà per la restante parte del libro, che priva di un filo conduttore, si trascina stancamente perdendo tutto la leggerezza della prima parte, in un susseguirsi quasi interminabile di citazione e titoli di libri, quasi stesse leggendo il catalogo di una biblioteca del 400...Di Casole e Otranto solo un vago ricordo, anzi un fastidio che avverte quando qualcuno ricorda l'evento luttuoso, e gli riporta alla mente quel tragico evento, ma è solo per poco, dopo si ritorna subito a parlare di libri, autori ecc. Il finale poi mi è quasi sembrato appiccicato come se non sapesse più dove andare a parare...un vero peccato per un libro che mi era sembrato accattivante, ma che si è dimostrato solo un fuoco di paglia
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