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Copertina cartonata , lievemente sporca e ingiallita.Tagli e pagine sporchi di polvere e ingialliti. Collana:"Il placido don III".
423 Mediocre (Poor) .Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il romanzo è ambientato nel 1919, verso la fine della Prima Guerra Mondiale. Grigorij (arruolato tra i bianchi che combattono contro i rossi), ferito in combattimento, è spedito a casa dove si scontra col padre e col fratello per le sue posizioni politiche. Il villaggio intanto elegge un nuovo atamano, dando così il via agli arruolamenti per l'imminente scontro con i bolscevichi. I rossi e i bianchi entra pertanto nel vivo della guerra civile. Mentre Grigorij e Pëtr, arrivati a ricoprire il grado di ufficiali nell'Armata Bianca, combattono contro l'Armata Rossa (ecco il motivo del titolo I Rossi e i Bianchi), a Tatarskij, Aksin’ja (ex-amante di Grigorij) si riunisce col marito Stepan. I rossi avanzano fino al villaggio, per lo più ormai evacuato, ma non dalla famiglia Melechov. Pëtr perde la vita in battaglia, causando un grave lutto in famiglia e inducendo il fratello a bere. Nello stesso periodo, però, tornato a Tatarskij, Grigorij riscopre la passione per Aksin’ja ed è ricambiato. Le chiede di raggiungerlo nella stanica di Vešenskaja, dove si trova di stanza per l'esercito. L'avanzata dell'Armata Rossa sembra ormai inesorabile e Grigorij è costretto a far evacuare definitivamente il villaggio per trarre in salvo anche Natal’ja e i suoi figli. Miska nel frattempo dà segni di pazzia: incendiala rimessa e il granaio. Il romanzo finisce in una gigantesca fiamma rossa, sembra l’incendio di Troia, quando Ulisse e compagni entrarono in Troia nella pancia di una cavallo di legno e nottetempo le dettero fuoco. Alcuni episodi curiosi: una mitragliatrice è attaccata a una coda di cavallo, che fugge in corsa pazza mitragliando a destra e a manca. Una zattera è fatta scender lungo il fiume Don con a bordo degli impiccati. Gli insorti, a corto di munizioni, imitano il suono delle mitragliatrici con enormi raganelle di legno.
Recensioni
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