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Libro vincitore del Premio Bancarella Sport 2022
Dopo La cena degli dei, il nuovo romanzo di Marino Bartoletti.
«Scese dall’auto. Mani in tasca, bavero rialzato. Cercò di evitare la luce dei lampioni. Si diresse, con un po’ di incoscienza, verso la tribuna, sperando di trovare un varco per avvicinarsi al campo di gioco. Il suo nome e il suo viso erano dappertutto, persino su un muro di cinta tinto d’azzurro con la sua immagine. Poi vide la scritta “Stadio Diego Armando Maradona”.»
Ormai si era sparsa la voce: nel Luogo, a casa del Grande Vecchio, c'era la possibilità di fare incontri sbalorditivi, rivivere emozioni indimenticate, provare sentimenti autentici. E seppure Francangelo, il suo assistente, faceva buona guardia, il senso dell'amicizia e il desiderio di calore umano alla fine avevano avuto il sopravvento. Ed ecco allora varcare quell'uscio personaggi spesso "distanti" fra loro, a volte persino con fama di "peccatori". Tutti egualmente grandi, e accomunati, forse, dalla mancanza di un'ultima carezza non ricevuta: il fuoriclasse che se n'era andato in una disperata solitudine, il campione garbato che aveva riunito un Paese nella gioia, la sublime cantante piegata dalle calunnie, il maledetto poeta della musica, la biondissima star dalla micidiale simpatia adorata in due continenti... Per qualcuno di loro c'era anche in serbo un'opportunità non solo assolutamente inattesa, ma quasi miracolosa! A Pablito sarebbe stato concesso di tornare sulla Terra per contribuire a un'indagine delicata; Diego avrebbe avuto la gioia di rivedere Napoli...
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Terminato “La cena degli Dei”, con già “Il ritorno degli Dei” sullo scaffale, mi sono chiesto, un po’ titubante, se non ci fosse il rischio di un po’ di stanchezza, dopo le mirabolanti pagine del primo libro della trilogia. Come avrebbe potuto Marino dare corpo a un nuovo volume senza cadere nella ripetitività, nel “già scritto”? Fin dalle prime pagine il dubbio è stato fugato: pur nel solco della “Cena”, il “Ritorno” è un libro completamente diverso, ma altrettanto affascinante, che ripercorre pagine di vita che noi della nostra generazione abbiamo vissuto e i più giovani hanno sentito raccontare o vissuto di riflesso. Pagina dopo pagina si dipanano episodi e aneddoti, con personaggi tratteggiati con estrema delicatezza, momenti di sana malinconia e sagge riflessioni. Non manca la novità di una vena noir che dimostra le qualità di Marino anche come giallista. E ora, sotto con “La discesa degli Dei”: non c’è il due senza il tre! E questa volta con la certezza che sarà ancora una piacevolissima sorpresa,
Si tratta del secondo, e a quanto pare ultimo, “capitolo” de “La cena degli dei”, che si svolge ancora nel Luogo (il Paradiso), ma non solo, perché qualcuno degli ospiti del Luogo torna per breve tempo sulla terra. Anche qui ci sono incontri del protagonista, il Grande Vecchio (Enzo Ferrari), con personaggi famosi, ma una parte molto consistente del libro è dedicata ad uno strano giallo con sparizione di ragazzine e strane “visioni” del commissario incaricato delle indagini (che per non farci mancare niente si chiama Roberto Mancini). Sempre scritto molto bene e piacevole da leggere, merita a mio parere una stella meno del primo “capitolo” perché la trama del giallo è un po’ troppo inverosimile e la soluzione un po’ troppo tirata per i capelli, al di là del modo in cui il commissario riesce ad arrivarci.
Secondo romanzo dopo "La cena degli Dei"... Una piacevole lettura con protagonista Enzo Ferrari che stavolta incontra, sempre nell'aldilà, Paolo Rossi e Diego Armando Maradona ma anche Gaetano Scirea, Enzo Bearzot, Raffaella Carra', Franco Califano, Mia Martini e Papa Wojtyla.... Tanti aneddoti inediti
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