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Finalmente questa trilogia è finita. La storia di Lorkin in particolare è scontata, noiosa e per nulla accattivante. Non posso credere di aver buttato via così i miei soldi. Al confronto la prima trilogia, che tutto sommato era abbastanza carina, si può considerare un capolavoro. Quest’ultimo libro, quasi alla pari con quello precedente, l’ho trovato terribilmente vuoto, pesante e con un finale terribilmente ovvio (fin da “La spia dei maghi”). Anche se, come per i primi due, parlo principalmente dell’avventura tra le Traditrici, la storia di Lilia è molto più interessante e meglio costruita. A mio giudizio appare evidente che Kyralia e i suoi emissari non sono stati onesti nella loro alleanza con Sachaka, altrimenti avrebbero avvertito il suo sovrano. Ogni loro proposta di amicizia era una menzogna. Le Traditrici si sono dimostrate delle vere fanatiche: indebolendo e condannando sempre più alla fame il loro stesso paese per poter prendere più facilmente il potere, e nella realtà portare via la terra anche ai nobili che non hanno combattuto con gli avversari non sarebbe solo ingiusto ma anche politicamente molto stupido. Per non parlare del tentativo patetico e ridicolo di ribaltare il ruolo di Re e Regina. Uno scambio dei loro ruoli in una società matriarcale è più che possibile, ma non nel modo “esposto” dall’autrice. E come avranno fatto i maghi di Sachaka a dimenticare l’uso di queste pietre magiche? Com’è possibile che non ne abbiano alcuna memoria! All’inizio della prima trilogia la Corporazione non praticava la magia nera da secoli eppure se ne ricordava, era conscia della sua esistenza. Una cosa altrettanto strana è che, in tutti i libri, appare chiaro che Kyralia e Sachaka sanno pochissimo l’una dell’altra, come se fossero due realtà lontanissime. Eppure sono confinanti!
Siamo nel capitolo finale della trilogia dedicata al giovane Lorkin e alle maghe Traditrici, che fa parte della magica saga con protagonisti la corporazione dei maghi, gli ambascitori in terre straniere, i Ladri e le Terre Alleate. Il giovane Lorkin si è unito alle maghe Traditrici, e con loro prende parte alla battaglia che cambierà per sempre la vita delle Terre Magiche. La battaglia finale per liberare le terre dagli Hasaki e dalla schiavitù, permettendo ai servi di essere uomini liberi e lasciare libera la magia di scorrere senza preclusioni di classe sociale. Riusciranno le Traditrici a vincere la loro battaglia? E sopratutto, come reagirà la maga nera Sonea a sapere che suo figlio si è unito alla battaglia? Vi consiglio di leggere il libro per sapere come si concluderà questa avventura. Non dimentichiamoci poi della corporazione dei maghi, anche loro hanno i loro problemi con la roet che viene commercializzata illegalmente tramite un Ladro, la continua battaglia del nostro amico Ladro Cery per sconfiggere il suo avversario, e ora che ha dalla sua parte anche quella temeraria di sua figlia forse le cose si concluderanno. Sopratutto perchè l'intrepida Aniy ha come amica speciale la giovane Lilia, maga novizia della corporazione che ha appreso da un libro la magia nera, e ciò la rende più forte di un semplice mago. I colpi di scena non tarderanno ad arrivare, e io cerco di non svelarvi niente per non rovinarvi la lettura. Se posso azzardare un commento personale, si sa che mi sono appassionata molto a questa saga, ma ho avuto modo negli ultimi libri di apprezzarli anche per la chiave "moderna" che ne traspare.
Premettendo che ho letto tutti i libri della Canavan, devo dire che questo non mi ha soddisfatto proprio per niente. Troppo lento, incentrato sulla politica, pagine e pagine inconcludenti che saltellano da un personaggio all'altro. Insomma, niente a che vedere con la trilogia di Sonea! Ho votato tre tutto sommato perchè nelle ultime 100 pagine succede qualcosa ma onestamente leggerlo è stata una fatica. Anche la perdita di alcuni personaggi è risultata veloce e banale, per nulla sentita! Mi auguro che con i prossimi libri Trudi saprà riprendersi da questo scivolone!
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