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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2012
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Il libro di per sè è scritto bene e testimonia di un Autore molto competente e preparato, quantomeno nel suo ambito di formazione. Il titolo è corretto, nel senso che il punto di partenza è la fede; tuttavia, a dispetto del sottotitolo, non mi pare il libro dia risposte ai perché di chi non crede, dato che utilizza con abilità (e in perfetta? buona fede) l'espediente di una presunta "interpretazione biblica corretta" per applicare, a seconda dei casi e della convenienza, una lettura letterale o viceversa totalmente astratta (teologica). In tal modo svicola da molte risposte ed aggira platealmente le questioni più spiacevoli legate alle numerose e profonde contraddizioni ed aberrazioni dei testi sacri. Un non credente, poi, non può certo accettare pacificamente un approccio metodologico che veda come punto di partenza l'obbligata "infallibilità" della Bibbia in quanto autentica parola di Dio, correttamente interpretata (!!) e garantita dalla sacra Tradizione (!!!). Se in un discorso o in un ragionamento le conclusioni coincidono con le premesse, tutto quello che compone il cerchio che le unisce non può essere una reale spiegazione! Quantomeno non più del semplice e puerile dire "? perché sì!". Allora, paradossalmente, diventa vero che è un libro sia per un credente che per un non credente: entrambi vi potranno leggere ottime ragione per confermarsi nelle proprie convinzioni!
Il titolo è in qualche modo errato: è un libro di domande e non di risposte. Al massimo, verso la fine, tra le risposte alle "domande cristiane", si trovano le spiegazioni ad alcune curiosità. Nella prima parte del libro, dove le domande sono quelle più importanti, a mancare sono proprio le risposte chiare ed argomentate. Altre spinose domande, quali quelle sui dogmi, sono state semplicemente ignorate. Per esempio si interroga se Gesù sapeva leggere o se sapeva scrivere e ignora totalmente l'infallibilità papale. Tanto più una domanda è importante, tanto più si trova solo l'elenco delle risposte possibili date da credenti e non a quella domanda e la citazione di quale è la risposta "giusta" dal punto di vista delle chiesa. In pratica, un vademecum per sapere le risposte di un giochino a quiz. Ma di spiegazioni "chiare ed argomentate", come promesso nella presentazione del libro, non ne ho trovate. In questo libro l'autore fa molto sfoggio di cultura con citazioni ampie di altri scrittori cattolici e non, ottenendo però un testo molto pesante da leggere. La principale obiezione, però, è che l'autore millanta la capacità di dare risposte, dimostrando invece soltanto la sua incapacità nel farlo. Un libro che ho iniziato a leggere con entusiamo ed interesse e che ho teminato soltanto perchè non lascio mai libri a metà. Ma, purtroppo, un libro che mi ha fatto soltanto perdere tempo.
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