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Una nuova storia sul perdono, la speranza, i fallimenti e la magia dei momenti felici. Per sapere chi si è bisogna accettare ciò che la vita ha in serbo per noi e viverla così com’è, nelle sue luci e nelle sue ombre.
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Che delusione .......non so che dire. Sono rimasta malissimo , l ho letto in fretta per toglierlo di mezzo. Una storia che non ha un motivo per essere pubblicata, Mi chiedo come mai la protagonista alla fine non ha richiamato Cati ? sembrava ci fosse un mistero da chiarire , ma come in tutte le cose che ha fatto , la stessa protagonista sembra che lasci tutto in aria , non arriva a concludere...........una storia inutile.......Metto una stella perché non c è di meno
Devo ammetterlo, ho un rapporto controverso con Clara Sánchez. Anni e anni fa lessi due suoi romanzi e provai emozioni completamente differenti: se da un lato amai Il profumo delle foglie di limone, dall’altro ricordo che detestai La voce invisibile del vento. Il primo respiro dopo la pioggia è stata la conferma alla mia incomprensione verso l’autrice. Nonostante abbia sottolineato frase dopo frase, non sono riuscita ad entrare nel vivo della narrazione.
In un giorno come tanti altri, sulla protagonista di questa storia si abbatte una notizia terribile: sua madre è stata ricoverata all'Hospital General di Madrid per un grave ictus. L'amarezza e l'angoscia della veglia si specchiano sulla grande vetrata del corridoio attiguo alla stanza della degente: un belvedere affacciato su schiere di pioppi e pervaso dalla stessa incompiutezza che la donna avverte nella propria esistenza. A quarant'anni è intrappolata in un lavoro che non ama e sa che Mario, il padre di sua figlia, vuole lasciarla. I ricordi dell'infanzia, riflessi di un tempo in cui la vita e l'amore erano tutti da immaginare, cozzano con un presente del quale non si sente artefice. Alcuni dei fantasmi che l'accompagnano sono persone reali: i suoi genitori e il loro amore apparentemente assoluto; il marito giornalista, sempre lontano; Gamboa, il collega sempre vicino, eppure sconosciuto; e poi Cati, che dopo aver lavorato con lei per qualche tempo è scomparsa dalla sua vita, ma non dalla sua memoria. Presenze effimere e incostanti, dal cui passaggio, tuttavia, sente di dover trarre la forza necessaria ad affrontare il futuro. Pubblicato con il titolo "Desde el mirador" nel 1996, "Il primo respiro dopo la pioggia" è arrivato in Italia pochi giorni dopo l'ingresso di Clara Sánchez nella Real Academia Española. In precedenza i suoi romanzi – tutti tradotti in italiano da Enrica Budetta ed editi da Garzanti – avevano fatto di lei l'unica autrice spagnola che avesse ricevuto i tre premi letterari più importanti del Paese: il Premio Alfaguara con "La meraviglia degli anni imperfetti", il Premio Nadal con "Il profumo delle foglie di limone" e il Premio Planeta con "Le cose che sai di me". In questo breve libro sono ben visibili i tratti di quello stile diretto e profondo che ne ha decretato il successo.
Recensioni
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