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"All'anagrafe ha 34 anni ma nella testa e nel cuore molti di più". Nella sua vita e nella sua lunga carriera professionale Roberto Baggio ha vissuto grandi successi, profondissime crisi, avvelenate polemiche, gravi infortuni, "miracolose" rinascite calcistiche e spirituali. E ora, nonostante la sua "veneranda età", è ancora uno dei giocatori migliori del campionato italiano.
Questa autobiografia svela per la prima volta tutto quello che c'è da sapere sull'uomo e sullo sportivo, rivelando anche i lati più nascosti di una personalità complessa, che al di fuori del campo è sempre rimasta celata in uno stretto riserbo. Dalle risposte alla fitta intervista curata da Enrico Mattesini, emerge infatti il racconto dettagliato di una carriera unica, ma anche e soprattutto l'esperienza di un uomo che al calcio ha sempre anteposto due valori irrinunciabili: la famiglia e la fede. In quasi trecento pagine Baggio si "mette a nudo" con sincerità e determinazione. Ricorda sua infanzia, gli esordi e le prime vittorie, i grandi successi. Non tralascia di affrontare argomenti per lui difficili e dolorosi: l'addio a Firenze, il tormentato rapporto con la Juventus e il Torino, il rigore sbagliato ai mondiali americani, gli infortuni, le panchine, gli allenatori-nemici, l'accusa di non essere un leader ma solo un ipocondriaco, un mercenario, un voltaggabana. Rivela i suoi affetti, le sue amicizie, l'amore per la caccia e per l'Argentina, i suoi ideali e le sue convinzioni. Affronta persino un argomento sempre evitato perché considerato troppo intimo, ma fondamentale per comprendere appieno la sua vita: la fede buddhista. Tutto con la serenità di un uomo che ha saputo trasformare le sue esperienze, anche negative, in opportunità di crescita. Ma che ha ancora un sogno da realizzare: partecipare da capitano del Brescia al prossimo mondiale.
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