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Perché oggi la famiglia può essere ancora ritenuta una risorsa per la società contemporanea, sia per gli aspetti sociologici e politici che per quelli culturali e psicologici? E perché l'idea di voler pluralizzare il concetto di famiglia, considerando "alla pari" tutte le forme di convivenza (con o senza matrimonio, fra sessi diversi o uguali, con due genitori o con uno solo), è il prodotto di una concezione fuorviante e di una falsa idea "progressista" della società contemporanea? E perché il matrimonio appare, soprattutto alle nuove generazioni, un legame troppo costrittivo e oneroso da evitare a tutti i costi? Sono le domande a cui tenta di dare risposta questo breve ma bellissimo saggio scritto dal fondatore della sociologia relazionale. Uno sforzo stimolante e lodevole per dimostrare che la famiglia è l'istituzione fondamentale della società, non solo per il passato ma anche per il presente e soprattutto per il futuro.
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