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Recensioni Percezione e creazione musicale. Fondamenti biologici e basi emotive. Con e-book

Recensioni: 5/5
Percezione e creazione musicale prende in esame il ruolo dei due emisferi cerebrali nell’elaborazione dell’armonia, del timbro, del ritmo e della sintassi musicale; descrive le basi neurali e gli aspetti psicologici dell’immaginazione uditiva e indaga i processi sinestesici nella percezione della musica. Affronta inoltre ulteriori temi di interesse per la didattica della musica e dell’ideazione creativa nella composizione, basandosi sulla più recente letteratura neuroscientifica. Una sezione del libro tratta l’utilizzo della musicoterapia in numerose patologie di carattere psichiatrico e neurologico, come pure della distonia focale (una malattia professionale che può colpire chi suona uno strumento), con riferimento ad alcuni possibili rimedi per prevenirla e curarla. Ampio spazio è dedicato poi alla neuroestetica, alla semiotica della musica e a come la musica sia in grado di trasmettere emozioni. Perché ci piace ascoltare musica triste? Qual è il rapporto tra l’interprete e il suo pubblico? Quattro interviste a celebri interpreti del nostro tempo rivelano il vissuto psicologico dell’artista durante l’atto interpretativo. E ancora: perché la musica riesce a farci addormentare? Come cambiano il sonno e i sogni se ascoltiamo musica? Si può trasformare il pensiero, o addirittura lo stato d’animo, in note musicali? Si può suonare “senza mani”? Scopriremo come mai associamo i colori a determinati suoni, perché si può suonare il violino interamente con l’emisfero destro, per quale motivo chi preferisce ascoltare musica triste avrebbe tratti più empatici e compassionevoli, e che il nostro tempo musicale preferito (cioè il ritmo della musica) dipende da come camminiamo. Nella parte finale sono delineate le caratteristiche mentali e psicologiche del genio creativo. Con l’ausilio delle moderne tecniche di indagine neuroscientifica, e il supporto delle cartelle cliniche originali, vengono ripercorse le parabole esistenziali di 17 grandi compositori e virtuosi della storia della musica da un punto di vista neuropatologico: una panoramica che va dall’irascibilità di Beethoven ai deliri di Schumann, dall’emisfero destro di Ravel al glioma di Gershwin, e giunge a proporre una riflessione sulla relazione tra genio musicale e follia.)
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