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«Per oggi è finita, disse tra sé a mezza voce Christophe Bohun, nell’ombra fitta della scala vuota. Come al solito, era il primo a precipitarsi fuori dall’ufficio, come da una casa in fiamme»
La pedina che si muove sulla scacchiera di un mondo devastato dalla crisi mondiale degli anni Trenta del secolo scorso è Christophe Bohun, anonimo impiegato nell'azienda dell'acciaio fondata dal padre, ma ormai finita nelle mani del socio, dopo un terribile crac finanziario. Christophe si sente "condannato a vivere", si lascia trasportare dalla corrente, scegliendo di non avere iniziative, progetti, e neanche desideri e affetti: si fa manovrare dagli altri e dagli avvenimenti senza opporre nessuna resistenza, rimanendo indifferente a tutto e tutti. Ma il caso gioca per lui una mossa che forse potrebbe scuoterlo quando ritrova un elenco stilato dal padre, con i nomi di politici e personaggi influenti, corrotti dal vecchio cinico e spietato Bohun, perché spingessero presso il governo la corsa agli armamenti e lo salvassero dal fallimento. Questa potrebbe essere per Christophe l'occasione per reagire e riscattarsi, oppure per seguire le orme paterne, perdendosi definitivamente nelle paludi del ricatto, dell'ignominia e dell'inerzia. Irène Némirovsky tratteggia con maestria e sobrietà il ritratto di un uomo disperato sullo sfondo di una nazione in crisi, in un grande romanzo che per molti aspetti anticipa e descrive la nostra inquieta realtà.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In poche parole famose la Némirovsky sembra rivelare l’intero succo del romanzo, l’incapacità delle prossime generazioni che lei sta vedendo con i suoi occhi nella società e nel governo francese; e questa incapacità si rispecchia anche nel figlio di Christophe, Philippe, che si crede diverso, convinto di aver imboccato una via migliore del padre, ma è in realtà solo una parallela che ha la stessa meta. La moglie, Geneviève, è una figura senza caratteristiche, vuota, conforme alla massa, che si accontenta della sua vita vuota e della sua famiglia – o forse fa finta di non accorgersi di nulla, di non provare nulla? – mentre l’amante-cugina Murielle si è abbandonata allo scorrere del tempo, aspettando la morte, e questo si riflette esteriormente, nella sua figura invecchiata precocemente.
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