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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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Volevo approfondire il tema dei patti lateranensi e dei rapporti tra mussolini e pio xi e quindi ho cercato svariate letture. Questa è stata di gran lunga la più interessante quindi consigliassimo. Si fa leggere come un romanzo e insegna tanto.
Scorrevole, piacevole, curato e ben documentato. Il testo è il frutto di un lavoro durato dieci anni speso fra archivi di mezzo mondo e ricerche varie. Il libro dimostra senza equivoci che Pio XI e e Mussolini erano due giganti molto diversi a livello caratteriale, destinati a non capirsi. Emerge una chiesa più preoccupata a salvare l'Azione Cattolica e le sue prerogative piuttosto di contrastare il totalitarismo fascista e le Leggi razziali del 1938. Scialbo il ritratto che ne esce del padre gesuita Pietro Tacchi Venturi che per molti anni tenne i contatti fra il Duce e il Papa. Da leggere.
Lettura eccezionale; la versione portoghese con 119 pagine di note a fine testo la rendono un po' scomoda, ma mostrano una vastissima documentazione che in anni di meticoloso lavoro Kertzer ha dovuto consultare. Il titolo italiano è un po' fuorviante; mi chiedo se non era più adeguato "Patti con i Diavoli", perché alla fine, più responsabilità ricadono su Pacelli che su Pio XI nonostante il suo importante ruolo al successo dell'ascesa del Duce. Poi, però, si riscatta contro l'alleanza ed il razzismo praticato da Hitler. Pur avendo Pio XI acceso la miccia della discriminazione contro Ebrei e Protestanti, iniziativa che fatalmente ha portato agli eccessi delle leggi razziali italiane e tedesche. Sentendo che la fine della sua vita ormai era vicina, pentito, alla vigilia del decennale del Concordato, aveva il discorso pronto per pronunciare la condanna del Fascismo e Nazismo. Già ammalato, misteriosamente mancava il suo medico personale Petacci, padre di Claretta - amante del Duce -, ed improvvisamente, in modo più che sospetto, il papa Ratti si era spento. Seguono subito le dichiarazioni del cardinale Eugène Tisserant: il pontefice era stato assassinato per proteggere i regimi di Mussolini e Hitler. Prontamente, il cardinale Pacelli elimina ogni copia del discorso già pronto. Appena eletto come papa Pio XII sterza e cambia strada, evita qualsiasi critica ai due regimi perfino quando Hitler aggredisce i Paesi vicini. Ad aumentare i sospetti, si scopre che dal diario di Claretta mancano stranamente proprio le pagine di quei giorni che avrebbero potuto rivelare la cruda verità. La morte di Pio XI, infatti, è stata la salvezza provvisoria dei regimi, ma poi, le pazzie della guerra ne decreterannno la tragica fine. Se Pio XI avesse fatto il pronunciamento, forse, non si sarebbe mai giunti agli eccessi dei due dittatori. Potremmo congetturare che il Duce non si sarebbe lasciato coinvolgere nelle paranoiche avventure del Führer, magari salvando la propria pelle.
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