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Parole d'amore e di letteratura - Federico De Roberto,Ernesta Valle - copertina
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Parole d'amore e di letteratura

Descrizione

Il corposo carteggio fra Federico De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera, ribattezzata Renata (perché “rinata” all’amore) o Nuccia (diminutivo di “femminuccia”), copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un’ardente storia d’amore che ci rivela aspetti ignorati dell’austero e schivo autore de I Viceré e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell’Ottocento ai primi del Novecento.


Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d’irrequietezza, da un’aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri mediatici, finanziari, culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (i Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il “Corriere della Sera”, la rivista “La Lettura”), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l’Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell’Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che gli sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti del panorama culturale dell’epoca, tra giornalisti, scrittori e editori.
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Dettagli

28 aprile 2023
Brossura
9788834614075

Valutazioni e recensioni

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Prof.Davide Guglielmino
Recensioni: 5/5
Si dubita sempre delle cose più belle...

Non fatevi spaventare dal numero di pagine, la lettura scorre velocemente e consente di appassionarsi talmente tanto alle travagliate vicende amorose di Rico (Federico) e di Renata o Nuccia (Ernesta Valle Ribera) che non sarà facile allontanarsi dal bel volume riccamente illustrato. Le lettere permettono, tra l'altro, di conoscere Federico De Roberto innamorato, un Federico De Roberto lontano da quella immagine cupa e solitaria che i libri di letteratura hanno sempre mostrato. De Roberto appare uomo passionale, pieno di desiderio, innamorato e allo stesso tempo consapevole delle difficoltà che deve affrontare dato che Renata è una donna sposata. Da sottolineare che il carteggio amoroso è bilaterale, elemento raro che favorisce una più chiara e precisa narrazione degli eventi che si svolgono dal 31 maggio 1897 al 18 novembre 1903 (con tracce residue fino al 1916), per un totale di ben 757 lettere. Parole d'amore e di letteratura può essere letto come un emozionante romanzo d'amore che appassiona, commuove e che resta per lungo tempo nel cuore del lettore. Consigliatissimo!

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Federico De Roberto

1861, Napoli

Di madre siciliana, studiò all’istituto tecnico di Catania, città nella quale dimorò quasi sempre, salvo un decennio (1888-97) fondamentale per la sua formazione, trascorso a Firenze e a Milano. Amico di Giovanni Verga e di Luigi Capuana, aderì subito al verismo; nel contempo subì però anche l’influsso dello psicologismo di Paul Bourget. L’alternanza, o la compresenza, delle due suggestioni si estese in tutta l'opera di De Roberto, determinando alcuni squilibri sia delle raccolte di novelle (La sorte, 1887; Documenti umani, 1888; Processi verbali, 1890), sia dei numerosi romanzi della giovinezza e della maturità (Ermanno Raeli, 1889; L’illusione, 1891; Spasimo, 1897; Messa di nozze, 1911).Soltanto nel capolavoro, il romanzo...

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