L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un amore che nasce per salvarsi da un rapporto sbagliato, ma che si rivela crudo e che farà comprendere il senso del titolo. Attendevo una svolta più romantica ma anzi, pagina dopo pagina, l'atmosfera si è rivelata ancora più triste e senza speranza di poter raggiungere uno stadio di felicità per la coppia.
Romanzo più maturo e crudo dei precedenti, un piccolo amore come tanti che nasce da una storia di sesso raccontata con una scrittura asciutta ed essenziale. A posteriori l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stato il titolo del libro... una marchetta per il pubblico.
Non è un romanzo rassicurante, non è romantico (nel senso tradizionale del termine), non è consolatorio. Si parla di un amore triste e feroce, di miserie, di delusioni. Ma ogni pagina cattura l'attenzione perché racconta l'autenticità di un sentimento irrinunciabile, una rincorsa folle verso un amore impossibile. Bellissimo!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Quanti volti può avere una persona? Infiniti, come ci racconta il libro di Cavina, in cui vengono messi a nudo – è il caso di dirlo – i molteplici aspetti dell’animo che coesistono in ciascuno di noi.
Dissoluto, realista, ironico e romantico, il romanzo sviscera una storia semplice e solo in apparenza banale: se le prime pagine sembrano condurre verso gli stilemi tipici della letteratura rosa, si avverte da un certo punto in poi un messaggio più profondo, complesso e originale.
La storia è quella di uno scrittore che si innamora di una giovane insegnante di danza, Chantal, soprannominata da lui Sammi. Il rapporto tra i due è caratterizzato fin da subito da un’attrazione molto intensa. L’intreccio si accende ancor più dal momento in cui Sammi deve, per necessità economica, iniziare a prostituirsi: lui, contro ogni aspettativa, la asseconda e sostiene in quest’avventura.
Tra i due si avverte una passione carnale così cruda e concreta da diventare paradossalmente quasi poetica e alimentare, nel corso delle pagine, un sentimento di pura e delicata bellezza.
Cavina non giudica i suoi personaggi, lascia a noi ogni valutazione etica. Ma, al tempo stesso, ci interroga direttamente: quanti di noi hanno conosciuto una come Sammi? Una ragazza normale, che vende il proprio corpo (o la propria anima, che a volte è peggio) per mantenersi, sempre in bilico tra salvezza e perdizione, tra colpa e riscatto.
Quanti di noi riescono ad ammettere le proprie debolezze e peccati, senza giudicare ma amando incondizionatamente gli altri e soprattutto se stessi?
Non il solito amore. Non il solito romanzo. E sebbene per Cristiano Cavina si tratti di una enorme giravolta rispetto al microcosmo che ha narrato e rinarrato in ogni sua sfaccettatura, nel suo libro più crudo e «per nulla pettinato», come l’ha definito in qualche intervista, si riesce a intravedere comunque il suo candore di sempre: è più difficile da scovare, non emerge in superficie, ma a pensarci bene c’è perfino tenerezza nella passione tra uno scrittore, Diego, e una ragazza costretta a prostituirsi. Non pensate, però, a Un amore di Dino Buzzati, quello è un classico difficilmente avvicinabile, anzi proprio inattaccabile per come la vede chi scrive.
Dopo il racconto di guerra Fratelli nella notte, che lo aveva condotto alla casa editrice Feltrinelli, Cavina torna a pubblicare con Marcos y Marcos e sceglie una storia spudorata, torbida e anticonvenzionale, ovvero Ottanta rose mezz’ora (208 pagine, 17 euro). Cavina dimostra ancora di avere una certa idea del mondo e di rapportarsi con parte di esso, con chi lo legge, in modo estremamente onesto. Sammi (ribattezzata così da Diego, ma si chiama Chantal), maestra di danza classica per bambine che a causa dei debiti si trova costretta a prostituirsi, con le sue fossette fa perdere la testa a uno scrittore di discreta fama. Lei è anche abbastanza imbranata e gira su una Vespa malmessa ma a letto, nel suo monolocale, è generosa e disinibita. Lui, che va in giro a presentare libri, è fresco di separazione, e ha una figlia, Gaia. Questa strana coppia, zero smancerie e zero pudore, è esplicita nel sesso, ma mai volgare, trasgredisce, ma è anche tanto normale, con entrambi che mettono a nudo l’anima l’uno di fronte all’altra.
Perversi e disperati, espliciti ma talvolta indecifrabili, Sammi e Diego vivono una storia a trecentosessanta gradi, in cui non si risparmiano nulla. Lui a un certo punto fa da voyeur in menage a trois e l’aiuta perfino a cercare clienti. Spogliatevi dall’esprimere giudizi, voi che l’avete letto o che lo leggerete. C’è tanto dolore in questa vicenda dall’epilogo inaspettato, di vite sospese e zone oscure, in questo amore anticonvenzionale e distruttivo, disperato e un po’ perverso, con una notevole dose di apatia e ambiguità nello scrittore e di fragilità e determinazione nella ragazza, che riempie di banconote una teiera. Tanto il linguaggio è sfacciato, tanto gli istinti sono primordiali, quanto i personaggi di Cavina restano in qualche modo puri e lo sguardo dell’autore limpido. A tanta perdizione, forse, corrisponde, tanta redenzione. E c’è di che guardarsi dentro, ognuno di noi.
Recensione di Arturo Bollino
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore