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Speciale IBS

Gianni Rodari

Celebriamo il maestro di parole più amato da generazioni di bambini

Nel 2020 si sono celebrati i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, noto scrittore italiano di libri per bambini e vincitore del Premio Andersen nel 1970. Con la sua arte rivoluzionaria ha cambiato la letteratura dell'infanzia, mettendo al posto d'onore l'immaginazione e la creatività innata dei bambini e regalandoci storie, filastrocche, favole e rime capaci ancora oggi di divertire, incantare e trasmettere significati universali.
Noi di IBS vogliamo continuare a ricordarlo con una pagina dedicata alla sua opera, al suo pensiero e ai ricordi che in tutti noi suscitano i suoi libri.

Libri celebrativi

In occasione del centenario molte opere di Rodari trovano una nuova veste editoriale: ecco di seguito tutte le edizioni anniversario

Noi lo ricordiamo così

Rodari ha parlato (e parla) a generazioni di lettori. Noi di IBS, che di generazioni ne copriamo diverse, vogliamo ricordare i libri che più abbiamo amato da bambini e che, per chi di noi è diventato genitore, abbiamo letto ai nostri figli.

Libro A sbagliare le storie Gianni Rodari

Per Giulia

A sbagliare le storie

1962: una bambina curiosa e sempre pronta a ridere ascolta la mamma leggere "A sbagliare le storie" da un libro fantastico illustrato dal grande artista Munari che con Rodari fa anche rima: "Cappuccetto giallo e il nonno che sbaglia tutto"… fantastico! 1982: una mamma che spera di trasmettere alla figlia piccola la passione per la lettura prende di nuovo in mano "Favole al telefono" e legge alla bimba di un nonno che non ricorda bene la storia di "Cappuccetto rosso": che risate!! 2020: una nonna riprende dallo scaffale quel libro che non ha perso nulla della sua freschezza e legge ai nipotini di un nonno proprio incapace di raccontare le storie… e le risate continuano!!

Libro Filastrocche in cielo e in terra. Ediz. a colori. Ediz. deluxe Gianni Rodari

Per Patrizia

Filastrocche in cielo e in terra

Un ricordo vivissimo, quello del libro buttato in valigia insieme al Parmigiano, poco prima di tornare a Rio de Janeiro. Il mio pezzo di Italia, da portare non solo nel cuore, ma anche da leggere ai bambini, perché non si dimenticassero della loro lingua e, soprattutto, della potenza che ha. Una sera, sul divano, lo prendo e lo mostro ai bambini e inizio a leggere, interpretando con tono a volte grave, a volte scanzonato, quelle allegre cantilene: giochi di parole si inanellano uno dietro l’altro, sghembi personaggi fanno capolino come in un allegro nascondino e catturano la loro attenzione, e poi rime strampalate e parole mai sentite… ecco, dietro quelle risate cristalline c’è già la consapevolezza che con le parole si può tutto. E ‘il Gianni’ lo sapeva molto bene….

Libro C'era due volte il barone Lamberto. Ediz. a colori. Ediz. deluxe Gianni Rodari

Per Marco

C'era due volte il Barone Lamberto

Vecchietto ricchissimo e un po' (tanto) acciaccato, il Barone Lamberto era venuto a conoscenza di un modo per garantirsi vita eterna: fare sì che delle persone pronunciassero, senza sosta, il suo nome. A questo scopo, ne aveva assunte 6, pagate benissimo. Io, ragazzino facile alla pigrizia, pensai subito che quest'ultimo sarebbe stato uno sbocco professionale interessante... Letto la prima volta alle scuole medie, di "C'era due volte il Barone Lamberto" mi colpirono la determinazione dell'anziano protagonista, le situazioni paradossali e i colpi di scena di cui è disseminata la vicenda, situazioni che trent'anni dopo hanno divertito anche i miei figli.

Libro Gip nel televisore e altre storie in orbita Gianni Rodari

Per Sabrina

Gip nel televisore e altre storie in orbita

Quando Rodari scrisse questa storia il mondo non era ancora quel “concentrato di tecnologia” che è oggi. E le avventure di Gip, il bambino caduto nel televisore di casa, erano solo un simpatico racconto. Rileggendole ora diventano quasi una profezia: il genio di Rodari precorre i tempi e getta un ponte tra la mia infanzia analogica e un presente e un futuro digitale. Questo libro mi piace oggi ancor più di ieri perché, come scrive l’autore nella presentazione: "Questo, in generale, non è un libro istruttivo, ma un libro divertente. Si capisce che può insegnare anche qualche cosa, ma bisogna indovinarlo. La morale della storia, comunque, non è che due televisori sono meglio di uno… "

Libro Le avventure di Cipollino Gianni Rodari

Per Isabelle

Le Avventure di Cipollino

«Cipollino era figlio di Cipollone e aveva sette fratelli (…) Gente per bene, bisogna dirlo subito, però piuttosto sfortunata. Cosa volete, quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa». Così inizia "Le avventure di Cipollino", uno dei primi libri che ho letto da sola e quello che ha fatto da apripista alla mia passione per la lettura. Ne ricordo ancora le illustrazioni, i titoli dei capitoli in rima e la storia davvero molto divertente ma che aveva, e ha ancora oggi, tanto da insegnare sulla libertà, la solidarietà e l’amicizia che vince sulle differenze. E’ un inno ad accettarci così come siamo e lottare per le cose in cui crediamo, proprio come fa il simpatico protagonista di questo romanzo. E se ce la fa una piccola cipolla, può farcela ognuno di noi!

Libro Una viola al Polo Nord. Ediz. illustrata Gianni Rodari

Per Annarita

Una viola al Polo Nord

Gianni Rodari, oltre ad esser stato un grande narratore, è stato anche un rivoluzionario, anticipando nei suoi testi temi che poi sarebbero divenuti di grande attualità. In "Una viola al Polo Nord", tratta da "Favole al telefono", ha parlato, ad esempio, del cambiamento climatico: protagonista della storia è una viola che spunta tra i ghiacci del Polo Nord. Grande è lo stupore dei suoi abitanti alla vista di questo «piccolo, strano essere profumato, di colore violetto». Molto bella è la riflessione finale della viola che dice: "Ecco, io muoio… Ma bisognava che qualcuno cominciasse". Questo a delineare come in situazioni nuove ci sia sempre qualcuno che inizia, anche a costo di sacrificarsi, che però apre la strada a molti altri che poi gli saranno grati. Per Rodari non si tratta però solo di un viaggio fisico, ma anche mentale, spirituale: è una nuova visione della vita e del mondo che ci riempie di ricchezza. Bene… questo racconto lo leggo spesso a mia figlia, affinché capisca quanto sia importante viaggiare con il pensiero.

Altri libri di Rodari

La produzione di Gianni Rodari è vasta e di imprescindibile lettura: qui trovate tutti i suoi libri nelle più varie edizioni in commercio, raccolte di filastrocche, rime e indovinelli, racconti e tutto quanto il suo genio creativo ci ha lasciato.

Note biografiche

Giovanni Francesco Rodari è stato uno scrittore di grande talento, ma ha anche lavorato come maestro elementare, giornalista e pedagogista.
Nato a Omegna nel 1920, dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni ha fatto l’insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale ha intrapreso la carriera giornalistica, che lo ha portato a collaborare con numerosi periodici, tra cui «L’Unità», il «Pioniere», «Paese Sera». A partire dagli anni cinquanta ha cominciato a pubblicare i suoi libri, contribuendo a un rinnovamento della letteratura per l’infanzia con una vasta produzione percorsa da una vena di intelligente comicità, dando spazio ai temi della vita contemporanea (la pace e della guerra, dell’emigrazione, dell’ingiustizia, della disuguaglianza e della libertà) e sostituendo il tradizionale favolismo magico con personaggi e situazioni surreali ma al tempo stesso legati saldamente alla quotidianità. Tra i suoi libri: Le avventure di Cipollino (1961), Gip nel televisore (1964), Il libro degli errori (1964), La torta in cielo (1966), Le filastrocche del cavallo parlante (1970), C’era due volte il barone Lamberto (1978), Il secondo libro delle filastrocche (postumo, 1985). Ha esposto la sua concezione narrativa e pedagogica in Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie (1973).
Le tecniche rodariane del binomio fantastico, del “che cosa accadde dopo” e del “cosa succederebbe se …” anticipano le proposte della scrittura creativa e oggi continuano ad essere impiegate dagli autori per ragazzi e dagli insegnanti. Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen, considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia, divenendo il primo italiano tra gli scrittori a riceverlo e, a oggi, ancora l'unico.