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Un impero all’apice della sua potenza e votato a una espansione senza limiti contro popoli liberi e indomabili: la lotta tra Roma e i Germani è un confronto drammatico, una sfida epica per la sopravvivenza. Umberto Roberto racconta la storia di una questione antica che segna una frattura nel cuore dell’Europa attraverso i secoli.
Tutto ha inizio con la conquista romana, alla fine del primo secolo avanti Cristo. L’assoggettamento delle popolazioni indigene, lo sfruttamento delle risorse, la costruzione di insediamenti nelle remote regioni del Nord. Ma i Germani non si arresero alla sottomissione. Un’improvvisa insurrezione capeggiata da Arminio sbaraglia i Romani nella foresta di Teutoburgo, costringendoli a una precipitosa fuga oltre il Reno. La vendetta romana, a opera di Germanico, ebbe una dimensione epica: agguati, tradimenti, flotte lanciate ai limiti del mondo conosciuto, fino alla completa vittoria celebrata in un trionfo sui barbari in catene. Poi, inaspettata, giunge la decisione di Tiberio. Il principe abbandona i Germani al loro destino e riporta il confine sulle rive del Reno. Queste vicende hanno dato vita a un mito potente: quello dei Germani ribelli e indomabili, tenaci custodi della loro libertà, capaci di umiliare uno degli imperi più potenti della storia, ostili a una piena integrazione nella civiltà latina. Un mito che evoca una frattura nel cuore dell’Europa, un dissidio che attraversa tutta la nostra storia fino a oggi.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un buon saggio, piacevole da leggere, che ripercorre gli scontri tra Roma ed i suoi più temibili nemici:i germani,popolo indomito, mai del tutto sottomesso. Gli scontri tra i due popoli nacquero durante le campagne di Cesare e ebbero il suo culmine sotto l'impero di Augusto e di Tiberio,anche se la frontiera delimitata dal Reno,e a tratti dall'Elba, rimase caldissima per tutta la durata dell'impero. Interessante anche la parte finale, dove l'autore racconta come gli antichi germani, e la figura di Arminio,nel corso dei secoli a venire,venivano visti dai tedeschi e l'influenza che ebbero sul popolo teutonico fino ai giorni nostri.
Ottimo saggio, l' autore descrive in maniera chiara e precisa uno dei più temibili nemici affrontati dai romani
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